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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Lettere al Direttore

Contratti. Ai dipendenti dei ministeri il rinnovo... per noi, se va bene, un piatto di lenticchie

di Valter Ronzani
5 gennaio - Gentile Direttore,
sono un medico di assistenza primaria. Dopo 8 anni osservo con scetticismo e profonda amarezza l’iter (parola grossa, considerato che è da molto tempo arenato) dei nostri contratti nel comparto sanità. Il governo Berlusconi ha iniziato il blocco nel 2010, in seguito tutti i governi che l’hanno seguito (di sinistra- di centro- di tecnici – di centrosinistra) hanno mantenuto questo blocco. In una parola un intero arco costituzionale contro di noi.

Finora su una platea di 3.200.000 lavoratori del pubblico impiego solo circa 240.000 hanno ottenuto il rinnovo. Se uno va a guardare bene capisce il perché: sono i dipendenti dei vari Palazzi Ministeriali senza i quali l’amministrazione dello stato si fermerebbe, nonché i dipendenti delle Agenzie delle Entrate, Dogane etc. che sono addetti a dragare le tasse sempre a nome dello stato (lo scrivo volutamente in minuscolo come mi ispira la disistima che ho per esso).

Chicca da evidenziare è il rinnovo per il Cnel, morto e magicamente resuscitato! Quali santi hanno in Paradiso?

Bene ha fatto Mentana a chiedere, non certo in maniera provocatoria, per quale motivo i giovani debbano andare a votare: per chi e per quale progetto? Io sono convinto che, per quanto detto sopra, molti non andranno a votare, e saranno degli italiani molto delusi da tutti i governi precedenti.

Assisteremo, ne sono convinto, ad un ulteriore sgradevole comportamento: in zona Cesarini metteranno i nostri attuali governanti sul tavolo dei contratti della Funzione Pubblica il solito piatto di lenticchie offerto prima del 4 marzo (cito una data a caso)! Mi auguro solo che i nostri sindacati non lo spaccino come conquista epocale e spero. Che almeno siano lenticchie di Castelluccio di Norcia.

Con stima porgo cordiali saluti
Auguro un buon anno a tutti

Valter Ronzani
Medici di Assistenza Primaria (Map) di Bergamo
5 gennaio 2018
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