23 febbraio -
Gentile Direttore,
l’assunzione di ginecologi non obiettori, laddove sono già in servizio medici obiettori che non garantiscono l’interruzione volontaria di gravidanza così come prevista dalla 194, è un atto di rispetto della legge e non lede la libertà di coscienza dei medici.
Invitiamo pertanto le tante aziende sanitarie e le regioni che ancora oggi non garantiscono l’autodeterminazione delle donne, così come prescritto dalla legge 194, a seguire la strada intrapresa dall’azienda ospedaliera San Camillo e dalla Regione Lazio.
Massimo Cozza
Fp Cgil Medici e Dirigenti sanitari
Roberto Bonfili
Uil Fpl Medici
Mauro Mazzoni
Fassid-Simet
Corrado Bibbolino
Fassid-Snr
Alessandra Di Tullio
Fassid-Aipac
Roberta Di Turi
Fassid-Sinafo
Mario Sellini
Fassid-Aopi