Lettere al Direttore
Quei mugugni fra professionisti della salute nella sanità territoriale
di Saffi GiustiniE’ chiaro ormai che potevano venti anni fa cominciare a mettere a norma una serie di faticosi passaggi culturali e sociali: l’integrazione nelle cronicità e nella domiciliarizzazione con il personale infermieristico, visto da molti come ostile, è prassi consolidata fuori dal nostro paese.
Ancora oggi, poiché allora non si aprì un dibattito nella categoria, si parla di difesa di un ruolo che è declinato in cento modi differenti dalla provincia di Bolzano a quella di Enna; ma quello che è peggio che è vissuto in modo diverso in due zone distretto di una stessa provincia.
I bei termini affascinano sempre l’amministratore e per venti anni siamo stati fermi, facendo finta che anche la società avesse bisogno dello stesso medico quasi della mutua di venti anni prima.
Oggi ci vengono a dire “agite sul miglioramento dei servizi attraverso la gestione globale del malato, creando percorsi assistenziali, soprattutto per le cronicità, nei quali partecipino in modo integrato tutte le componenti della sanità”, personale infermieristico laureato, in primis.
A fronte della solita “sancita centralità della medicina generale” rileviamo ormai da troppi anni,
una serie di debolezze della medicina generale a causa della varietà organizzativa del servizio sanitario, dei condizionamenti economici e per la stessa percezione che del proprio ruolo hanno i medici di MG.
A causa delle debolezze istituzionali della medicina generaleper scarso potere contrattuale con l’utente/paziente, per la pletora medica, per la revocabilità della scelta, per nessun controllo sui mass media, per lo scarso potere contrattuale con gli specialisti, per lo scarso rispetto delle note AIFA da parte degli specialisti, per gli scarsi incentivi al potenziamento del proprio ruolo professionale, per l’eccessivo carico di prestazioni di basso livello, per la strutturazione dello stipendio non idonea a promuovere meccanismi virtuosi.
Il cittadino sofferente e il malato devono essere il vettore della nostra azione di professionisti della salute e la complessità dei pazienti cronici e la loro numerosità, deve unire, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, tutto il personale della sanità territoriale.
Saffi Giustini
Medico di MG Coordinatore AFT
Commissione Terapeutica Reg. Toscana
SIMG settore Prescrizione Farmacologicae Consulente per Assistenza Primaria