24 ottobre -
Gentile direttore,
con la trasmissione ai Direttori Generali ed al Capo di Gabinetto del Ministero della Salute, il Sottosegretario
Vito De Filippo ha onorato il primo impegno assunto nei confronti dei componenti il “Tavolo tecnico-scientifico per la professione infermieristica in relazione alla nuova domanda di salute” dallo stesso istituito.
A questo Tavolo tecnico-scientifico partecipano sia i dirigenti designati dalle Direzioni Generali del Ministero della Salute e dalla Commissione Salute delle Regioni che dirigenti infermieristici espressione della Federazione IPASVI o individuati dal Ministero nonché professori universitari di provenienza dalla professione ma anche infermiere/i, come chi scrive, impegnati nell’assistenza professionale diretta in ospedale e nel territorio, nei turni festivi e notturni.
Il
documento elaborato ed approvato dal Tavolo, condiviso e fatto proprio dal Sottosegretario De Filippo, ha il merito di affrontare e sviluppare, senza alcuna contrapposizione con la professione medica anzi in una visione moderna di piena collaborazione reciproca nel supremo e comune obiettivo ed interesse di soddisfare il diritto alla salute dei cittadini, la maggiore sfida che Stato e Regioni si sono dati nel varare il vigente Patto per la Salute, che, poi, era l’idea forza alla base della legge 833/78, cioè il potenziamento dell’assetto territoriale delle Aziende Sanitarie.
Il declinare come l’attività professionale infermieristica si configura nell’insieme delle Cure primarie territoriale è il motivo dominante di tutto il documento e, mi pare, esaustivamente sviluppato; potrebbe, quindi, se, come tutti i componenti del Tavolo si augurano, nelle modalità che Ministero e Regioni indicheranno divenire ottime indicazioni e linee guida con le quali le Aziende Sanitarie potranno condividere e sviluppare nei loro Distretti sociosanitari in forma omogenea sul territorio nazionale superando che sia patrimonio non solo dei Servizi Sanitari Regionali più avanzati ma di tutto il Servizio Sanitario Nazionale, dal Brennero a Lampedusa.
Va dato atto al Sottosegretario De Filippo di aver dato “cittadinanza” al sapere ed alle conoscenze della professione infermieristica all’interno del Ministero della Salute con l’attivazione di questo Tavolo; non mi vorrei sbagliare, ma sinora mi pare che sia prevalsa più la professione medica tra gli esperti dei quali si avvale questo Dicastero, dal Consiglio Superiore di Sanità ai gruppi di lavoro o commissioni ministeriali, modalità superata, invece, dalle Regioni più avanzate.
Eppure l’evoluzione formativa, ordinamentale, scientifica e tecnologica in atto in modalità così dinamica nel SSN, presuppone l’intervento per rendere esigibile il diritto alla salute di più professioni sanitarie senza più primazie o gerarchie, come ben recita l’art.5 dello stesso Patto per la Salute.
Il documento prodotto è solo il primo atto del Tavolo tecnico – scientifico; all’atto della sua costituzione il Sottosegretario De Filippo ha dato ai componenti un articolato e complesso elenco di obiettivi da raggiungere che investono gli adempimenti e le attività della professione infermieristica nell’insieme dei servizi e strutture del SSN e quindi la sua attività continuerà.
Certo sarebbe quanto mai ottimale, funzionale ed augurabile, che non solo l’attività del Tavolo continui e si sviluppi, ma che si possa dar vita all’interno del Ministero a una presenza più strutturata anche se informale di esperti della professione infermieristica, come avviene in altri Stati Europei ed in alcune Regioni, che possano contribuire alle elaborazioni, alla programmazione delle attività del Ministero stesso: dall’intreccio e dalle contaminazioni delle conoscenze e dei saperi di più professioni si può solo produrre l’arricchimento della capacità di intervento del Dicastero della Salute e dell’intero Servizio Sanitario Nazionale.
Sarah Yacoubi
Componente tavolo tecnico-scientifico per la professione infermieristica