19 luglio -
Gentile Direttore,
troppo facile dire: “Giustizia è fatta”. E’ una giustizia “amara”, che ha messo alla gogna per anni un gruppo di colleghi del cui valore e professionalità, ma soprattutto della cui innocenza, non abbiamo mai avuto dubbi. Siamo stati, forse, gli unici a dirlo, a voce forte e a testa alta, senza farci intimorire dalle foto shock postate su Fb né dalle affermazioni incolte e provocatorie di Ignazio Marino né dalle incomprensibili risultanze di alcune consulenze tecniche né dall’agghiacciante requisitoria del Procuratore Generale della Corte d’Appello e neppure, infine, dall’immorale can-can dei “mass-media”, televisivi e della carta stampata, che hanno finito per distruggere le vite, non soltanto professionali, di persone per bene e di alto profilo.
Si! Questa sentenza, questa vittoria, ci lascia con l’amaro in bocca: Stefano Cucchi è morto da innocente ed ingiustamente ma con lui sono morti altri innocenti senza sapere perché.
Guido Coen Tirelli
Segretario Regionale Anaao Assomed del Lazio