14 marzo -
Gentile direttore,
si rimane basiti a leggere di fantomatici inviti ad abbandonare il politichese (dal
presidente del Comitato Infermieri Dirigenti), tanto più se quell' invito proviene da chi dirige negli ospedali quegli infermieri che ormai saturi gridano tutti i giorni contro un dilagante demansionamento che sta minando, questo si, il decoro della professione Infermieristica.
Mi chiedo se queste persone vivono la realtà che vivo quegli Infermieri che loro stessi dirigono, o vivono in un’altra galassia, perché tale è ormai la distanza tra la dirigenza infermieristica e gli Infermieri che il dubbio è legittimo.
Emblematica è l’idea di crearsi un proprio codice deontologico, come a voler rimarcare l'appartenenza ad un’altra categoria professionale, non ci risulta per esempio che i direttori sanitari abbiano un codice deontologico diverso dai loro colleghi medici.
Qualche recente sentenza ha giustificato il demansionamento proprio con quel famigerato art. 49 del c. d. , quello degli infermieri si badi bene, perché i dirigenti Infermieristici si sono ben guardati dell’ inserire nel loro c.d. un articolo di siffatta fattura, anzi nonostante le ripetute richieste di abrogazione proveniente ormai dalla stragrande maggioranza degli infermieri, quelli che lavorano nelle corsie s’intende, si sono mostrati sempre sordi, come si è mostrato sordo l’Ipasvi , del resto sempre più frequentemente dirigenti infermieristici e componenti Ipasvi sono la stessa cosa.
Lamentare, scrivere e protestare per la condizione di sfruttamento, sia mansionale che retributiva, che vivono gli Infermieri non è politichese, parlare di comma 566, di Infermiere specialista ecc. e non rendesi conto della condizione cui versano gli Infermieri Italiani, questo si che è politichese.
O forse fa paura che gli infermieri, grazie a chi scrive in “Politichese” e li istruisce sui propri diritti e doveri, iniziano ad aprire finalmente gli occhi? E poco ci interessa se qualcuno definisce tutto ciò “politichese”.
Matteo Incaviglia
Segretario AADI (Associazione Avvocatura di Diritto Infermieristico)