11 marzo -
Gentile direttore,
nella comunità internazionale dei Fisioterapisti il dibattito su approcci non convenzionali e sull’integrazione di questi nella nostra pratica clinica è più che mai attivo. Anche in Spagna giungono le eco della discussione italiana sul riconoscimento, proposto in un progetto di legge, dell'osteopatia come professione a sé stante.
Per questo abbiamo voluto portare la nostra esperienza nazionale, come un contributo, visto che in Spagna questo non rappresenta più un “problema” ma è diventato un valore per i nostri Utenti. Attenendosi alla risposta del Consiglio Generale dei Collegi di Fisioterapia di Spagna riguardo l’Osteopatia, “è funzione dei fisioterapisti, tra le altre, lo stabilire ed applicare quanti mezzi fisici possano essere utilizzati con effetti terapeutici nei trattamenti rivolti ad utenti di tutte le specialità di medicina e chirurgia dove sia necessaria l’applicazione di suddetti mezzi, … e gli esercizi terapeutici con tecniche speciali… la realizzazione di atti e trattamenti manuali, osteopatia, chiropratica, tecniche terapeutiche riflesse ed altre terapie manuali specifiche, alternative o complementari affini al campo di competenza della fisioterapia”, non resterebbe nient’altro da dire dal punto di vista legale: “Osteopatia è funzione del Fisioterapista”.
Questo naturalmente come approccio di base, dato che il fisioterapista, per raggiungere le conoscenze e destrezze necessarie in osteopatia, deve formarsi attraverso una formazione post-graduate. Però andiamo più avanti cercando di ragionare sulle motivazioni che pensiamo diano al fisioterapista il diritto di applicare l’osteopatia.
Storicamente sappiamo che il Dr. Still fondò l’Osteopatia alla fine del IXX secolo e che durante i primi anni del ‘900 essa entrò in Europa attraverso l’Inghilterra per poi passare in Francia ed in Belgio e da qui al resto d’Europa. Se nei primi anni l’Osteopatia era ad esclusivo appannaggio medico, col passare del tempo e con lo sviluppo della farmacologia e della chirurgia, questa disciplina venne sempre più abbandonata dal mondo medico a favore della fisioterapia, disciplina spinta da una velocissima ascesa.
Il fisioterapista, in Spagna, ha un bagaglio culturale di 240 crediti di formazione universitaria, corso di laurea che fornisce al professionista una profonda conoscenza di anatomia funzionale e fisiopatologia, patologia medica e del relativo trattamento dal punto di vista fisico oltre ad un’ampia formazione in terapia manuale, incluso l’Osteopatia, posto che è oggetto di master di I livello in molte università spagnole, italiane ed europee. Appare chiaro come il fisioterapista abbia un vantaggio nei confronti di qualsiasi altro professionista sanitario in tutto ciò che implica l’uso terapeutico delle mani come, per esempio, la pratica dell’osteopatia.
Come ROFE (Registro Fisioterapeutas Osteopatas España) rimarchiamo il valore, inoltre, del modello di Fisioterapista che, dopo il percorso universitario, prosegue con una formazione di 1500 ore in Osteopatia, suddivise in 5 anni di studio. Questo modello garantisce sia l’apprendimento teorico che la progressiva integrazione del pensiero osteopatico attraverso il perfezionamento delle tecniche osteopatiche. Risulta, pertanto, come il fisioterapista con formazione in osteopatia abbia un curriculum di studi superiori equivalente a 415 crediti (240 di percorso di laurea e 175 di post-graduate in osteopatia), rappresentando un livello curriculare di altissimo spessore. Altro aspetto da non dimenticare è poi la necessità dello studio di efficacia e sicurezza dell'approccio e delle manovre osteopatiche, che solo un professionista sanitario può condurre.
Se vogliamo uscire dall'autoreferenzialità di un'osteopatia che non viene valutata con i normali strumenti della pratica clinica della scienza medica, a praticarla e valutarne fondamenti scientifici, sicurezza ed efficacia deve essere il fisioterapista.
Anche in Italia, in questo periodo dominato da un vuoto legislativo, terreno fertile per l’abuso professionale, appare pertanto logico che questo spazio professionale lo occupi il modello di Fisioterapista con formazione in Osteopatia.
Non siamo fortunatamente soli in questo cammino di sviluppo e tutela della figura del fisioterapista con formazione in osteopatia, grazie anche ai nostri colleghi italiani del ROFI (Registro Fisioterapisti Diplomati in Osteopatia d’Italia) e ad altre associazioni che stanno nascendo in molti paesi di Europa e Sud America sotto l’egida comune dell’IFOOM (International Federation of Osteopath and Osteopathic Medicine). Prevedere che l'osteopatia sia praticabile dal fisioterapista con formazione avanzata in osteopatia non significa svilire la pratica, bensì valorizzarla. Per la Spagna -e non solo- è stato così, e i risultati -buoni- si vedono.
Ignacio Díaz Cerrato
FT, DO. Presidente del Registro de Osteópatas profesionales de Fisioterapia de España