11 dicembre -
Gentile Direttore,
abbiamo appreso dal sito della Federazione Nazionale dei Collegi dei Tecnici sanitari di radiologia medica, la scomparsa di uno dei decani della categoria, il collega Luigi Minonzio. Un padre fondatore che ha combattuto per l'avanzamento professionale e cultrale dei Tsrm, negli anni in cui questa figura non esisteva nel panorama sanitario: dunque, un costruttore, insieme ad altri, della professione di Tsrm in un periodo che sembrava essere buio e che invece, guardandolo con gli occhi di oggi, lasciava vieppiù aperte le porte della speranza, della fducia e, soprattutto, faceva pulsare il desiderio di guardare il futuro.
Una figura, quella di Minonzio, combattiva e propositiva, come dimostrato peraltro dalla lettura della sua ricca e dotta "Lectio magistralis" tenuta nel corso del recente congresso dei Tsrm e avente per tema i 50 anni della professione. Minonzio era laureato in scienze politiche alla Statale di Milano: un uomo, dunque, che aveva saputo guadagnarsi il proprio sapere di uomo che andava oltre quello di Tsrm. A lui, che ho conosciuto e visto una sola volta, dovrebbe andare il tributo di ciasun Tsrm del Paese non solo per quello che ha saputo costruire per il bene della categoria, ma per la lezione di vita che proprio attraverso il suo ultimo scrittoha voluto rimarcare: l'importanza della memoria, lo sprone ad andare avanti, la lucidità rappresentata dalla fitta tela che negli anni, i Tsrm, hanno saputo costruire.
Oggi, come tutti noi sappiamo, vi è un gran bisogno di questo. Dalla nostra recente storia, raccontata proprio da Minonzio, l'invito a saper trarre la linfa utile al progresso di una professione nata dal buio ma che ha di fronte, ancora, sfide e lotte appassionanti.
Maurizio Guccione
Tsrm - Lucca