14 ottobre -
Gentile Direttore,
al San Camillo Forlanini di Roma è stato definito in un contratto integrativo, per la prima volta in Italia, il numero massimo di guardie notturne che un medico può sopportare: 64 notti/anno. E’ questo uno degli aspetti innovativi e qualificanti del recente accordo sul sistema premiante sottoscritto dalla Direzione Generale e dalle OO.SS. della dirigenza medica che testimonia una grande attenzione alle condizioni di lavoro dei dirigenti medici con particolare riferimento allo stress lavoro correlato che riconosce tra gli elementi determinanti il disagio della guardia e del lavoro notturno.
Nel dettaglio l'accordo prevede che "
i dirigenti medici non possono effettuare un numero di turni di guardia notturni superiore a 64 l’anno, salvo ne facciano specifica richiesta al direttore sanitario".
La cifra di 64 notti/anno rappresenta, secondo le indicazioni del Dlgs 67/2011, il valore minimo per il riconoscimento del lavoro usurante.
La vita del medico ospedaliero è condizionata dalle condizioni di lavoro sempre più critiche con gravi ripercussioni sulla sua salute fisica e mentale e sulla gestione del rischio clinico. Molti medici inoltre esauriscono nell’attività di guardia il debito orario e sono di fatto esclusi da ogni altra attività assistenziale in elezione con grave danno professionale e culturale.
L’accordo rappresenta un segnale di continuità nell’Azienda che nel 2003 ha formalizzato nel contratto integrativo un riconoscimento economico per il disagio della guardia anticipando una norma poi applicata anche nel CCNL 2006.
L’Anaao San Camillo Forlanini auspica che anche in questa occasione il contenuto dell’accordo sia condiviso da altri ospedali italiani e inserito nel prossimo Contratto Nazionale di lavoro insieme ad un adeguamento del sistema di remunerazione delle guardie.
Sandro Petrolati
Segretario Aziendale Anaao AssomedSan Camillo Forlanini
Bruno Schiavo
Componente Direzione Nazionale Anaao Assomed