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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Lettere al Direttore

La 'Balduzzi' come alibi. Nuovo capitolo della 'santa, ma non strana, alleanza' tra Regioni e alcune microaggregazioni mediche

di Giacomo Milillo
5 maggio - Gentile direttore,
dispiace sinceramente, mentre la nostra attenzione è tutta protesa a riportare a ragionevolezza la Conferenza delle Regioni e la Sisac, esercitando una pressione massimale, anche con l’ausilio della pubblica opinione, dovere argomentare a proposito di attacchi scomposti, strumentali, preconcetti, perché vuoti di ogni presupposto di aderenza alla realtà, che continuano da parte dei soliti noti contro Fimmg, evidentemente vissuta come obiettivo di una lotta, che, almeno in questo momento, sarebbe logico aspettarsi che aggregazioni mediche indirizzassero, invece, verso la controparte regionale. Ma così è!
E’ nato e viene sempre più alimentato il grande vecchio della legge n. 189 del 2012 (“Balduzzi”), che sarebbe responsabile di avere depauperato, con la connivenza di Fimmg, la contrattualistica della medicina generale delle risorse necessarie a concludere un ACN, per cui tutti fermi ed aspettiamo tempi migliori.

Un vero peccato che almeno due leggi di stabilità e già la legge 122/2010 avessero disposto il blocco economico dei contratti. Com’è noto Fimmg nella nostra allegra repubblica ha potere legiferante, specie in materie accessorie come quelle economiche.

Anche le regioni, alla continua ricerca di danaro per alimentare una sanità che ormai rappresenta la loro unica ragione di sopravvivere, stanno bloccando qualsiasi logica riorganizzazione assistenziale territoriale. Invocano risorse, che non è potere della “Balduzzi” dispensare, più per conservare e magari incrementare la soffocante, ma premiante da un punto di vista clientelare, struttura sanitaria che per migliorare l’assistenza.
Il grande alibi della Balduzzi accomuna tutti coloro che condividono la nota teoria del “non muoverti perché fai il gioco dell’avversario” e soddisfa la ricerca di un paravento del proprio vuoto propositivo.

Continuiamo a ripetere per i non udenti: La certezza della costanza delle tutele negoziali che si potrebbero raggiungere con la stipula di un nuovo ACN, il recupero di masse economiche strumentalmente sottratte, confidando sulla esosità, aleatorietà e lungaggine risarcitoria dei patri tribunali, la rivisitazione organizzativa dell’erogazione dell’assistenza, la salvaguardia reddituale dei medici, hanno o non hanno un valore di dignità anche economica?
Chi non aderisce al “Maggio della Fimmg” dice no a tutto questo e sta con le regioni.

Certo, Fimmg all’epoca del decreto Balduzzi si adoperò per contrastare la sua scrittura da parte di Sisac e delle Regioni, che vi avevano visto un’occasione per superare ex lege le dinamiche negoziali. Non ci sono riuscite ed hanno riproposto nel Patto per la Salute, nell’atto di indirizzo e nella piattaforma negoziale, che si sono potute cucinare in casa senza di noi, lo stesso tentativo, ma con una cogenza infinitamente inferiore rispetto ad una legge. Tentativo che resterà tale, perché dovrà arrivare, per diventare applicativo, sul tavolo di trattativa con Fimmg e non passerà. Come è altrettanto certo che è merito di Fimmg, se la legge Balduzzi, oggi come oggi, è il più forte baluardo alla insostituibilità del MMG. Qualcuno non se n’è accorto? Da come straparla sembrerebbe proprio di si.

La Balduzzi, che i soliti noti vorrebbero abrogare, recita così:
ART. 1
Omissis.
2. Le aggregazioni funzionali territoriali e le unita' complesse di cure primarie erogano l'assistenza primaria attraverso personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Omissis….
3. Il personale convenzionato e' costituito dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dagli specialisti ambulatoriali. Per i medici di medicina generale e' istituito il ruolo unico, disciplinato dalla convenzione nazionale, fermi restando i livelli retributivi specifici delle diverse figure professionali. Omissis…

 
Questo è lo sforzo che rivendichiamo, ad altri la fatica di arrampicarsi sugli specchi per giustificare la propria inerzia.
 
Giacomo Milillo
Segretario nazionale Fimmg
5 maggio 2015
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