21 gennaio -
Alla direzione di Quotidiano Sanità.
Non è assolutamente vero che il Consiglio di Stato abbia motivato la "sospensione" con gli argomenti
riportati dal giornale. Il provvedimento motivato, allegato anche all’articolo, fa riferimento alla attribuzione di un falso oggettivo della mia firma ad un sanitario. La mia denunzia, e non è in discussione l'oggettività della falsa mia firma, era articolata nominativamente con la prospettazione probabile dell'autore del falso. Così aveva già deciso il TAR con due ordinanze, una monocratica e la seconda collegiale.
Ora il Consiglio di Stato, dopo una decisione monocratica favorevole al sottoscritto, in sede collegiale ritiene che la mia indicazione probabile dell'autore del falso, sia invece espressa in termini di certezza, fermo restando che comunque io ebbi a denunciare un gravissimo caso di falsificazione. Della vicenda si occupa, ovviamente l'Autorità Giudiziaria.
Quanto da voi scritto, è altamente offensivo e sollecito l'immediata rettifica nello spazio tipografico adeguato.
Michele Toscano
Professore Ordinario di Cardiochirurgia
Gentile professore,
prendiamo atto della sua precisazione che accogliamo come tale. Abbiamo anche provveduto a modificare il nostro articolo apparso ieri.
C.F.