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QS Edizioni - sabato 27 luglio 2024

Lettere al Direttore

Gino Strada ha ragione. Anche in Italia c’è un’emergenza sanità

di Pierangelo Rovere
3 maggio - Gentile Direttore,
intervengo sulle recenti e note prese di posizioni di Gino Strada e di quanti hanno commentato le stesse, in particolare la lettera "Gino Strada curerà gli italiani. Ma di che stiamo parlando?" a firma Marino Nonis. Gino Strada si difende da sé, è ovvio. A me preme solo fare alcune considerazioni.
Innanzitutto quanto detto (e fatto) da Strada assolve a due funzioni: dare risposte (visite ambulatoriali, specialistiche, cure) dove c'è una domanda inevasa; secondariamente porre il dubbio se la strada intrapresa dalla Sanità italiana sia quella giusta.
 
Credo che i cittadini più attenti, a maggior ragione quanti operano nella Sanità ai vari livelli, non possono non vedere che l'offerta sanitaria/le risposte alle richieste di salute stanno peggiorando.
Mi limito a citare recenti ed autorevoli dichiarazioni: di Enrico Giovannini, Presidente dell'ISTAT (ora ministro del Wellfare):"oltre 7 famiglie su 10 (71%) hanno quasi eliminato le spese per visite mediche, analisi cliniche, radiografie mantenendo quelle incomprimibili per i medicinali" (audizione  a Montecitorio).
 
Interessante a proposito il Rapporto 2012 del Tribunale del Malato di Verona, a cinque anni dal precedente: "La salute? Per molti è un lusso" (L'Arena 30/4/1013). Su "Il Sole24 ore" sempre del 30/3/2013 si legge:"calo delle prestazioni soprattutto da parte degli italiani non esenti...un'eventuale moltiplicazione dei ticket per altri 2 miliardi di euro - manovra Berlusconi-Tremonti del 2011, potrebbe essere il detonatore finale di un sistema sanitario in crisi". Infine l'allarme dei Direttori di Dipartimento delle Prevenzione delle ASL italiane del 2 maggio proprio su Quotidiano Sanità: "Così si uccide la prevenzione".
 
Mi pare che la situazione non sia proprio tranquillizzante. Certamente vi sono sprechi che debbono essere eliminati (basti vedere i saldi attivi - pochi ma ci sono e quelli passivi delle varie regioni); la gran parte di questi tuttavia dove il privato è entrato di peso nella gestione della salute: cito solo il projet-financing nell'edilizia sanitaria, ne sanno qualcosa le Aziende-ULSS venete che da saldi in attivo sono passate in passivo proprio per merito di questa bella trovata. Per non parlare della peculiarità italiana della sanità privata, privata per modo di dire...
 
La Sanità pubblica è bene di tutti, da tutelare e difendere. Questo voleva dire Gino Strada. Ecco: qualcuno lo deve pur dire!
 
Pierangelo Rovere
Direttore Malattie Infettive, Legnago (VR)
3 maggio 2013
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