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QS Edizioni - martedì 17 dicembre 2024

Lettere al Direttore

Antivaccinisti e no vax: dal 1912 ad oggi

di Agostino Macrì
immagine 17 dicembre -

Gentile Direttore,
alla scoperta del vaccino antivaiolo da parte di Jenner agli attuali vaccini a mRNA, ne è stata fatta di strada e milioni se non miliardi di vite umane sono state salvate. I vaccini però non hanno avuto vita facile sin dalla loro invenzione, ma hanno sempre trovato degli avversari; adesso sono i “no-vax”, mentre nel passato erano gli “antivaccinisti” che fondarono anche una “Lega Internazionale”.

Francesco Abba , in una pubblicazione del 1912, dal titolo “Sulla necessità della vaccinazione” ha descritto la situazione allora esistente.

In tutto il mondo il vaiolo si manifestava con estesi focolai, provocando decine di migliaia di morti; la vaccinazione ha consentito di ridurla drasticamente. In Italia dal 1887- 1889 al 1908 – 1910 la mortalità era scesa del 96,18 % (da circa 16.000 a poco meno di 400 annui).

Questo dato non era stato considerato positivamente dagli antivaccinisti. Secondo Bizzozzero (Maestro dell’Abba) essi ritenevano che:

  1. “L’innesto vaccinico, anziché essere una operazione innocente, può talora produrre gravi danni od anche costare la vita all’innestato;
  2. La vaccinazione non dà quegli effetti utili che vengono affermati dai suoi sostenitori”

Sostenevano anche che la vaccinazione fosse “l’errore più funesto che la medicina abbia commesso” accusando Jenner di empirismo.

Nella sua dissertazione Abba cita alcune situazioni in cui la vaccinazione è risultata altamente efficace.
Il primo riguarda la Prussia in cui la vaccinazione era stata resa obbligatoria. Però mentre i militari vennero forzatamente vaccinati, il resto della popolazione non aderì in modo ampio. La conseguenza fu che durante una epidemia tra i militari si ebbero pochissimi morti, mentre la popolazione civile subì gravi danni.

Una controprova si ebbe nella guerra franco-prussiana del 1870-71. I militari francesi, che non erano vaccinati, vennero decimati dal vaiolo, mentre i tedeschi subirono pochissimi danni.

Si riporta anche il caso di Massaua (Eritrea) dove la popolazione venne duramente colpita da una epidemia di vaiolo che provocò molte morti. Tra i marinai che sbarcarono e vennero a contatto con gli ammalati non si ebbero conseguenze; infatti erano tutti vaccinati e non si ammalarono.

Nella pubblicazione sono riportate nel dettaglio sia le misure di prevenzione adottate nel nostro Paese, sia gli effetti positivi per la Salute Pubblica. Si rileva anche che gli “incidenti” intervenuti sono stati in gran parte dovuti ad inadempienze di alcune strutture sanitarie.

Il messaggio finale è quello di continuare le vaccinazioni e di intensificarle ignorando gli allarmismi lanciati dagli antivaccinisti.

A distanza di oltre un secolo possiamo rilevare che con la vaccinazione alcune malattie infettive (vaiolo, poliomielite in particolare) sono praticamente scomparse. L’abbinamento con le migliorate condizioni igieniche e i farmaci si sono avute drastiche riduzioni per tutte le malattie infettive.

La vaccinazione rimane comunque il più importante strumento per la profilassi di molte malattie infettive.

Alla luce di quanto avvenuto si può affermare che gli “antivaccinisti” di un secolo fa non avevano ragione. Tra un secolo cosa si dirà dei “no vax” attuali?

Agostino Macrì

17 dicembre 2024
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