28 novembre -
Gentile Direttorecome Associazione Alessandro Liberati abbiamo aderito, assieme ad altre 51 Associazioni della società civile,
all’appello “Non possiamo restare in silenzio” per sostenere la necessità di rafforzare la sanità pubblica. Riteniamo che una maggiore, adeguata disponibilità di risorse economiche e professionali sia indispensabile per un SSN efficace e realmente universalistico. Naturalmente, è necessario che queste risorse siano utilizzate in modo appropriato, sia considerando gli interventi da garantire nei Livelli Essenziali di Assistenza, sia valutando le modalità più efficienti per la loro gestione ed erogazione. Per quest’ultimo punto viene spesso supportata la necessità di una maggiore integrazione tra pubblico e privato. Si tratta di un tema delicato che meriterebbe approfondimenti analizzando, in modo pragmatico e considerando le differenze nei contesti di applicazione, le esperienze disponibili al riguardo.
Anche il
Rapporto della Fondazione GIMBE sostiene (lo fa giustamente da anni) la necessità di maggiori investimenti per rafforzare il SSN. Come Associazione sottoscriviamo i messaggi chiave del rapporto, che rende un importante servizio descrivendo, con il supporto di dati, tutti i principali elementi per cui “la tenuta del SSN è prossima al punto di non ritorno, … i princìpi fondanti di universalismo, equità e uguaglianza sono stati ormai traditi e … si sta lentamente sgretolando il diritto costituzionale alla tutela della salute, in particolare per le fasce socio-economiche più deboli, gli anziani e i fragili, chi vive nel Mezzogiorno e nelle aree interne e disagiate”.
Il documento GIMBE propone 13 punti per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, che condividiamo in gran parte. Proprio considerando la diffusione del rapporto - che grazie alla puntuale rianalisi e presentazione dei dati è ormai considerato da molti uno dei riferimenti sul tema - e considerando il suo fondamentale messaggio, con spirito critico costruttivo segnaliamo un paio di importanti aspetti che a nostro avviso dovrebbero essere maggiormente approfonditi, magari per future edizioni:
• dovrebbe essere meglio chiarita la proposta di integrazione tra pubblico e privato, in particolare per quanto riguarda la gestione delle risorse necessarie e l’erogazione dei servizi. Che una partecipazione del settore privato possa portare maggiore efficienza e migliorare il valore dell’assistenza a parità di risorse investite è da dimostrare, come suggerito da pregresse [1] e più recenti [2-4] analisi: considerando la necessità dei privati di ottenere profitti e i costi amministrativi generalmente più alti (per definire l’offerta dei “pacchetti”, proporli sul mercato attraverso attività di marketing e fare un’attenta valutazione del livello di rischio degli associati, ciò che può anche conseguire in una minor protezione per le fasce più fragili). Sarebbe inoltre essenziale la presenza di un contesto trasparente e non condizionato dalla presenza di grosse concentrazioni di potere, condizione necessaria per un mercato concorrenziale efficiente: cosa non facile da realizzare in un Paese come il nostro che occupa
posizioni poco commendevoli nelle classifiche internazionali sulla corruzione;
• sarebbe utile dare il giusto risalto anche alla fondamentale necessità di tornare a investire in misura adeguata nella formazione degli operatori sanitari per renderli più attrezzati a fornire un’assistenza di valore. Il Servizio sanitario nazionale produce quotidianamente conoscenze e saperi che devono essere valorizzati e condivisi: questo renderebbe meno necessario - o tout court superfluo - appaltare l’educazione continua in medicina a provider esterni al SSN, che peraltro si avvalgono quasi sempre della competenza di professionisti del Ssn pubblico.
Entrambi i punti richiederebbero a nostro avviso una riflessione approfondita, attraverso discussioni pubbliche con webinar dedicati. Lanciamo qui la proposta, al GIMBE e a tutte le organizzazioni che hanno a cuore la difesa del nostro SSN, di manifestare interesse ad approfondire questi temi attraverso eventi da organizzare assieme, in uno spirito di rete.
Maria Grazia Celani Giulio Formoso A nome del Direttivo dell’Associazione Alessandro Liberati – Cochrane Affiliate Centre
RIFERIMENTI
- Value for Money in Health Spending. OECD 2010
- Wouters, Olivier J. and McKee, Martin (2016) Private financing of health care in times of economic crisis: a review of the evidence. Global Policy . ISSN 1758-5880 DOI: 10.1111/1758-5899.12211
- Goodair B, Reeves A. The effect of health-care privatisation on the quality of care. The Lancet Public Health, Volume 9, Issue 3, e199 - e206
- Crisp N, Bamrah JS, Morley J, Augst C, Patel K. The NHS founding principles are still appropriate today and provide a strong foundation for the future. BMJ2024;384:e078903