21 ottobre -
Gentile Direttore, vorrei esprimere profonda preoccupazione per l'approvazione della legge Varchi, che trasforma la Gestazione per Altri e per Altre (GPA) in un reato universale, rendendola punibile anche se praticata all’estero, in Paesi dove è legale e regolamentata. Questa legge colpisce indiscriminatamente migliaia di persone, la maggior parte delle quali eterosessuali, che si recano all'estero per costruire la propria famiglia, criminalizzando i loro sogni e le loro scelte.
Negli stati dove la GPA è eticamente regolamentata, rappresenta un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita basato sul rispetto, la tutela e l'autodeterminazione di tutte le persone coinvolte. La legge Varchi, invece, costituisce un provvedimento ideologico e inapplicabile, che avrà gravi ripercussioni soprattutto sui bambini e sulle bambine, stigmatizzandoli e trasformandoli da figli dell'amore a "frutto di un crimine".
In questo contesto ieri (ndr: 18 ottobre 2024) la ministra della famiglia Eugenia Roccella, intervistata in merito alla legge appena promulgata sulla GPA, ha affermato che il medico è tenuto a segnalare alla procura i casi di GPA di cui viene a conoscenza essendo un ufficiale pubblico.
Ritengo gravissimo dal punto di vista deontologico un eventuale obbligo alla denuncia. Prima di tutto perché con il paziente si instaura un rapporto di fiducia e di segreto professionale, che verrebbe rotto dalla denuncia, in assenza peraltro di rischi per l’incolumità del paziente stesso o degli altri. In secondo luogo perché porterebbe ad una limitazione dell’accesso alle cure per il rischio di essere giudicati o addirittura denunciati dai sanitari. Infine perché abbiamo scelto una professione che fa della cura alle persone indipendentemente dalle loro condizioni o scelte il centro della sua missione.
Ma in che Nazione ci stiamo trasformando? Com’è possibile che una pratica medica ben nota e legale in altri Paesi possa essere così criminalizzata nel nostro Paese?
Come medico non ho assolutamente intenzione di denunciare chichessia per aver fatto ricorso alla GPA in altri Stati e lotterò sempre perché i diritti civili nel nostro Paese vengano difesi e sostenuti.
Cosa pensa la FNOMCEO delle dichiarazioni sui medici della ministra Roccella? Egregio Direttore, sarebbe così gentile da porre anche lei la questione al Presidente FNOMCEO per avere una risposta? Non credo la categoria medica possa lasciar passare anche questa imposizione.
Il rischio è che si avveri il detto “…e poi vennero a prendere anche me, ma non c’era più nessuno che poteva protestare”.
Dr. Davide BastoniMedico Specialista in Medicina d’Emergenza-UrgenzaPiacenza.