toggle menu
QS Edizioni - venerdì 2 agosto 2024

Lettere al Direttore

Orgoglioso di essere infermiere 

di Emilio Cariati 
immagine 1 agosto - Gentile Direttore
rispondo all’articolo del Dott. Calogero Spada, del Venerdì 26 Luglio 2024 su Quotidiano Sanità dal titolo: Il confronto tra realtà e slogan. Sono orgoglioso di essere infermiere, di far parte di questa grande famiglia e di appellarmi come tale, sempre e ovunque, a titoli e a epiteti non ci tengo per mia indole naturale.

Usare il termine “frustrazioni” lo ritengo poco appropriato al contesto, sarebbe anche un’offesa per l’intera categoria infermieristica la quale in un Momento Storico di forte carenza di personale onora quotidianamente il senso del dovere e del ruolo che ricopre e subire tali affermazioni sono poco rispettose; non è mia intenzione creare o suscitare attriti tra le diverse professioni sanitarie, purtroppo è un dato di fatto, la professione infermieristica per sua natura, prende in carico il paziente h/24, in ogni ambito assistenziale, sia territoriale che ospedaliera a differenza del Tecnico.

Sul tema del Diritto e della Democrazia, bisogna riscoprire il valore della Costituzione Italiana del 1948, che in questi ultimi decenni è stata poco alimentata; mi richiama che non scendo nei dettagli riguardo all’uscita dal Comparto come unica strada, la risposta arriva da sé, l’appartenenza al Comparto non aiuta, il Comparto è una gabbia; come è pensabile la gestione e la ripartizione degli incarichi e delle competenze avanzate degli infermieri e delle altre professioni sanitarie all’interno del Comparto; i Colleghi che fanno Master e Corsi specialistici in ogni ambito assistenziale, che purtroppo rimangono sempre allo stesso livello, da quando entrano a quando escono, senza nessun avanzamento di carriera professionale e contrattuale, non può essere; la gestione Covid ha cristallizzato tutte le incongruenze, le difficoltà, le carenze, etc. a tutt’oggi poco o nulla è stato fatto.

La Sanità deve ritornare a gestione Ministeriale non Regionale; Siamo sulla strada del non ritorno, povere generazioni future! Credo sia il momento che ognuno di noi indossi un pizzico di umiltà, scendendo dal proprio status in modo da poter ricostruire al meglio una Sanità più aderente ai ruoli e alle funzioni, in cui ogni figura professionale sanitaria sia necessariamente presente nelle Varie Governance Gestionali a ogni livello gerarchico (Dipartimentale, Aziendale, Regionale e Ministeriale), solo così si potrà avviare un nuovo percorso più partecipativo; amareggia molto la poca coesione e consapevolezza di tutti noi Operatori appartenenti alle Professioni Sanitarie non mediche, dinanzi alla realtà che stiamo vivendo e ai tanti fatti che si stanno susseguendo, dove si oltrepassa il paradosso, sicuramente tale situazione andrà sempre più peggiorando, viste le diverse vedute e le diverse anime che “sono stabili nelle proprie parrocchie e/o nei propri individualismi”, anziché unirci, cercando insieme a qualche Legislatore di buona volontà la strada più consona per ridare dignità agli Operatori Sanitari e una migliore qualità assistenziale ai cittadini su tutto il territorio nazionale.

Emilio Cariati
Infermiere
1 agosto 2024
© QS Edizioni - Riproduzione riservata