4 ottobre -
Gentile Direttore,è, ormai, di dominio pubblico la constatazione che i disturbi psicologici, soprattutto tra le giovani generazioni, siano non solo sempre frequenti ma anche più difficili da affrontare; contestualmente, stiamo assistendo ad un aumento della prevalenza del disagio mentale e psicologico tra le fasce più deboli della popolazione (donne, bambini e anziani) che non hanno strumenti e risorse per far fronte a malesseri crescenti.
Secondo l’Axa Mind Health Report 2023, l’Italia ha la più bassa percentuale di persone che avvertono uno stato di totale benessere mentale: siamo a percentuali inferiori al 20%, siamo, quindi, un Paese in un profondo e diffuso stato di malessere psicologico.
Anche e soprattutto, anzi, per questo è ormai opinione politica altrettanto diffusa dell’urgenza non procrastinabile ulteriormente di istituire la figura dello psicologo di base, di cure primarie o di assistenza primaria, comunque lo si voglia denominare, un professionista sanitario “di prossimità” che sia in grado di garantire ai tanti che ne hanno bisogno una figura di riferimento, di prevenzione, di promozione, di ascolto e sostegno psicologico.
Nell’altra Legislatura c’era solo la proposta di legge della Senatrice Paola Boldrini (PD) unica voce nel deserto, in questa, invece, siamo già arrivate a ben sette proposte di legge di maggioranza e di opposizione che prevedono l’istituzione della figura dello psicologo di base, cure primarie o di assistenza primaria, si chiami come si vuole basta approvare il testo unificato bene e presto.
L’altra settimana sono cominciate le audizioni sulle sette proposte di legge in commissione affari sociali alla Camera, è necessario concludere al più presto l'iter parlamentare: l’istituzione dello psicologo di base risponde ad un bisogno molto forte e sentito tant’è che già la Regioni stanno già legiferando in materia: Piemonte, Toscana, Abruzzo, Campania e Puglia, per un totale di 18.647.439 abitanti hanno già approvato all’unanimità la legge regionale istitutiva dello psicologo di base e la stanno attuando; Lombardia e Sicilia hanno già approvato la proposta in Commissione consiliare all’unanimità, per un totale di abitanti 14.568.105…le altre Regioni hanno avviato l’iter legislativo.
Ne consegue che su 58.851.000 italiani, ben 33.215.544 (fonte CNOP) hanno già una copertura legislativa di assistenza psicologica nelle cure primarie: c’è, pertanto, la necessità che lo Stato vari al più presto una norma che omogeneizzi la normativa, generalizzi l’istituzione e soprattutto investa economicamente perché non una spesa ma un investimento, studi affermati hanno dimostrato che per ogni un euro investito in tutela psicologica si risparmiano di media tre euro in sanità.
Ilenia MalavasiComponente Pd commissione affari sociali