Lettere al Direttore
Ancora al palo l’istituzione della professione di osteopata
di Paola SciomachenGentile Direttore,
scrivo a nome delle migliaia di osteopati che rappresento come presidente del ROI, per segnalare ancora una volta la nostra difficile situazione di professionisti che lavorano da anni ai margini senza un’identità professionale ufficialmente riconosciuta, ma assolvendo di fatto ad un ruolo significativo nella gestione della salute di milioni di pazienti, che vedono sfumare ogni volta la data di istituzione della professione prevista dalla legge.
Sono passati ormai tre mesi dal 30 giugno indicato dal decreto Milleproroghe come termine (già rinviato rispetto a quello previsto dalla legge e da un successivo decreto) per ultimare il percorso di istituzione della professione di osteopata previsto dall’articolo 7 della legge 3/2018. Cinque lunghi anni che lasciano una categoria nell’impossibilità di assolvere al ruolo che le è stato attribuito dalla legge. Siamo in attesa che venga emanato dal MUR il decreto sulla formazione, indispensabile per affrontare l’ultimo tema delle equipollenze prima che la professione possa dirsi istituita.
A giugno abbiamo avuto rassicurazioni che i lavori per la definizione del percorso formativo universitario erano terminati e che mancavano alcuni passaggi che, ad oggi, ci risultano essere stati fatti.
Comprendiamo che molti siano i temi in agenda del Governo, ma crediamo che sia doveroso rispettare i tempi previsti dalla legge e dare una risposta a migliaia di professionisti che con fiducia hanno creduto alle rassicurazioni ricevute.
Chiediamo ai Ministeri competenti che ci venga chiarita la situazione e che non si allunghino ulteriormente i tempi per l’emanazione del decreto.
Paola Sciomachen
Presidente ROI - Registro degli Osteopati d’Italia