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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Lettere al Direttore

Se il nuovo regolamento per il funzionamento degli Ordini minimizza la partecipazione degli iscritti

di Antonio Alemanno
27 luglio -

Gentile Direttore,
la recente bozza del nuovo Regolamento per la gestione degli Ordini evidenzia conferma, a mio avviso, una convergenza tra Ministero e Ordini nel minimizzare l'importanza della partecipazione attiva degli iscritti.

Se prendiamo in considerazione la pregressa norma pre-costituzionale (DLCPS 13 settembre 1946, n. 233) "Ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell'esercizio delle professioni stesse", era richiesta la presenza di almeno il 10% di iscritti per validare le votazioni dei consigli direttivi. Con l'introduzione della Legge Lorenzin, questo requisito è stato eliminato.

Negli Ordini TSRM PSTRP, per citare un caso, la partecipazione nelle assemblee si aggira intorno al 3-5%. A chi beneficia l'approvazione di bilanci, la proposta di indennità non previste da alcuna normativa se non a coloro che gravitano strettamente intorno alle sfere di potere ordinistico?
Inoltre, vorrei terminare con un'ultima osservazione, una tra le tante che si potrebbero fare: l'obbligo di confermare gli "almeno 20 giorni" prima dell'invio delle convocazioni per le elezioni successive equivale a eliminare un altro elemento che promuoverebbe la partecipazione attiva: le campagne elettorali. In un sistema di liste complesso come quello nell'Ordine multialbo, un tempo così ridotto è uno svantaggio per coloro che dovrebbero organizzarsi ex novo, rispetto a molti consigli direttivi uscenti che cambiano solo i ruoli ma sono composti dalle stesse persone ben oltre il secondo mandato.

È vero che gli assenti hanno sempre torto. Tuttavia, le attuali assemblee deserte ci dicono che riempirle non è né semplice, né sembra essere nell'interesse dei nostri rappresentanti.

Antonio Alemanno
Tecnico di radiologia

27 luglio 2023
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