Lettere al Direttore
Giornata Internazionale dell’Infermiere. Servono i fatti e non le parole
di Marcello BozziGentile Direttore,
in occasione della giornata internazionale dell’Infermiere non si può non riconoscere l’attenzione riportata dal Ministro Prof. Schillaci e dalle forze politiche (di maggioranza e di opposizione) nei confronti degli Infermieri.
A prescindere dai singoli proclami del momento, ad evitare populismi e ricerca di consensi, con l’auspicio di non dover attendere il 12 maggio 2024 per “nuove proposte”, provo ad evidenziare le maggiori necessità per quella valorizzazione da tutti richiamata, a superamento delle criticità presenti.
Per farlo faccio appello allo slogan FNOPI per la giornata del 12 maggio che recita “il talento degli infermieri – arte e scienza in evoluzione”.
Il giornalista Massimo Russo afferma che “essere una persona di talento significa aver acquisito competenze e saperi specifici; avere la curiosità e la passione di continuare a esplorare e imparare; saper vedere soluzioni ibridando ambiti molto diversi tra loro; essere disponibili a rimettere in gioco se stessi e le proprie rendite di posizione nel confronto con gli altri; non accettare che nulla sia impossibile perché non si è mai fatto prima”.
Arte per Treccani è “… la capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere un’attività umana in vista di determinati risultati … o inerenti a una data disciplina”. Per “scienza” (Treccani) “… si intende in generale un insieme di conoscenze coerenti e organizzate in modo logico, che partono da alcuni principi fissi e vengono ottenute con metodi molto rigorosi. Più in generale, si chiama scienza l’insieme delle conoscenze acquisite attraverso la ricerca scientifica …”
L’infermieristica è “un’arte e una scienza” perché mette insieme il sapere (legato alle conoscenze e all’azione concettuale e progettuale), il saper fare (legato alle competenze e all’agire pratico) e il saper essere (il rapportarsi con l’altro, la comunicazione, la postura, il tono di voce, l’espressività, il respiro), caratterizzando la Disciplina.
Il richiamo alla “evoluzione” ha lo scopo di rendere evidente i grandi cambiamenti normativi e formativi che hanno riguardato le professioni infermieristiche negli ultimi 30 anni (con risultati diversi rispetto alle attese a seguito delle tante resilienze ai cambiamenti, alla staticità delle organizzazioni, ad aspetti culturali radicati, alla paura del cambiamento, etc.).
La valorizzare davvero le professioni infermieristiche sono indispensabili interventi (urgenti) su tutta la “filiera” professionale, in particolare:
Nella formazione con la revisione dei curricola formativi, il riconoscimento dei Docenti Disciplinari (criteri minimi di accreditamento ipotizzabili in almeno 1 Prof. Ordinario e un Prof. Associato per Ateneo e un Ricercatore per ogni Corso attivato) e il riconoscimento di status e ruolo della posizione di “Direttore di Corso” (inquadramento nella dirigenza).
E’ il momento di passare dalle parole ai fatti!
Marcello Bozzi
Segretario ANDPROSAN – Associata COSMED