Lettere al Direttore
La sicurezza delle cure e il ruolo dello staffing infermieristico
di Marina VanzettaGentile Direttore,
la sicurezza delle cure non può prescindere dalla dimensione e dal mix di competenze del personale infermieristico, il cosiddetto staffing infermieristico, nei luoghi di cura.
Lo staffing infermieristico è sicuro quando un numero appropriato di infermieri è disponibile in ogni momento lungo il continuum dell’assistenza con un’adeguata combinazione di formazione, skill ed esperienza per garantire che i bisogni di assistenza del paziente siano soddisfatti e che l’ambiente e le condizioni di lavoro supportino il personale in modo tale da erogare cure di qualità e sicure.
Lo staffing sicuro del personale infermieristico è dunque un aspetto critico per la sicurezza del paziente e la qualità dell’assistenza negli ospedali, nel territorio e in tutti i contesti in cui la stessa viene fornita.
Secondo l’ultimo dato della Corte dei Conti di fine 2022, nel nostro Paese mancano 65 mila infermieri. Livelli di staffing infermieristico inadeguati o insufficienti aumentano il rischio di compromissione dell’assistenza, gli eventi avversi per i pazienti, esiti clinici più scarsi, i decessi ospedalieri e un’esperienza peggiore di assistenza da parte del paziente.
È ciò che ribadisce con forza la Prof. Loredana Sasso in una recente intervista rilasciata a “L’Infermiere Online” proprio su questo tema citando un recente studio di Zaranko e un editoriale su BMJ di Griffiths e Dall’Ora.
Di fatto molta è la letteratura internazionale e altrettanto numerosi sono gli studi in corso che evidenziano l’importanza dello staffing infermieristico sicuro in relazione alla sicurezza delle cure in tutti i settori.
Inoltre, avere personale infermieristico insufficiente o inadeguato per soddisfare i bisogni dei pazienti comporta anche carichi di lavoro insostenibili e ha un impatto negativo sulla salute e il benessere del personale.
Investire allora, come suggerisce la ricerca, in livelli di staffing infermieristico sicuri, efficaci e basati sui bisogni può essere economicamente conveniente poiché promuoverebbe il miglioramento della qualità delle cure, favorirebbe la prevenzione del deterioramento della salute dei pazienti e ridurrebbe la durata e l’intensità degli interventi sanitari.
Marina Vanzetta