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QS Edizioni - martedì 16 luglio 2024

Lettere al Direttore

Per la Salute mentale servono più risorse ma anche più qualità

di Associazione Nazionale Famiglie in Rete OdV ETS
24 gennaio -

Gentile direttore,
vorremmo unire la nostra voce di associazione nazionale di familiari e utenti della Salute mentale alle riflessioni apparse sulla Sua testata (QS 13 gennaio 2023 - Cavicchi) a proposito dell’appello inviato da 91 direttori di dipartimento salute mentale italiani, datato 11 gennaio 2023, alle massime cariche dello Stato e a chi detta le linee guida nazionali in materia di Sanità (QS 12 gennaio 2023).

Abbiamo deciso di unirci alle molte associazioni di familiari e utenti per la Salute Mentale, che da tutta Italia hanno scritto agli stessi destinatari per far proprie e sostenere le richieste dei direttori.

Una “sofferta Lettera Appello”, premettono i firmatari. E così proseguono: “Le condizioni drammatiche in cui stiamo sempre più scivolando consentono ai dipartimenti di erogare con estrema difficoltà le prestazioni che, invece, dovrebbero essere garantite dai Livelli Essenziali di Assistenza”.

La lettera proviene da 91 dipartimenti. Novantuno territori di cura e di riabilitazione che rappresentano nel loro totale decine di migliaia di operatori italiani e decine di milioni di utenti italiani. Gente alle prese con presìdi ambulatoriali in disfacimento, in chiusura, sguarniti, aperti a giorni alterni. Servizi impotenti davanti all’emergenza salute mentale di una popolazione in crescente sofferenza per le tante difficoltà sociali, psichiche ed economiche di questi ultimi anni.

La richiesta è urgente e irrimandabile: serve che alla salute mentale venga destinato il 5% del fondo sanitario, in linea con l’impegno assunto dai Presidenti delle Regioni nel 2001, anche eliminando i tetti alle assunzioni; laddove le assunzioni servono, i tetti non sono solo un problema di chi lavora, ma sono prima di tutto un problema per i cittadini: non riducono il costo del lavoro, riducono il finanziamento del diritto.

Comprendiamo il momento di grave crisi economica che attraversa il nostro Paese, e proprio per questo abbiamo voluto aggiungere alla richiesta di risorse contenuta nell’appello un’ulteriore istanza: abbiamo chiesto alle istituzioni di aumentare la produttività del sistema Salute Mentale non tagliandone i costi bensì aumentandone la qualità.

E’ molto interessante uno studio OCSE, in cui si stima che il costo delle malattie mentali non diagnosticate o mal gestite, abbia un impatto economico fino al 4,2% del PIL.

Riteniamo che per aumentare la qualità dei servizi di Salute Mentale siano fondamentali:

  • la formazione: riteniamo utile aggiungere ai percorsi di formazione continua delle professioni che interagiscono con i servizi di Salute Mentale (assistenti sociali, insegnanti, avvocati, forze dell’ordine,…) una specifica formazione sulla salute mentale, come materia trasversale a tutte le professioni, visto il trend in crescita delle malattie mentali manifeste in ogni contesto; in particolare, la formazione sulla salute mentale va aggiunta ai 38 obiettivi formativi previsti per gli ECM per tutte le professioni sanitarie; occorre anche una specifica attenzione agli obiettivi formativi di processo e di sistema;
  • i sistemi di valutazione della qualità dei Servizi di Salute Mentale: sia all’estero sia in Italia, un’ampia letteratura e alcune esperienze concrete dimostrano che è possibile valutare le cure (farmacologiche e psicoterapeutiche), secondo le dimensioni di accessibilità, equità, appropriatezza, continuità, sicurezza e – soprattutto - efficacia; invece al momento ci sembra che gli sforzi in questa direzione siano frutto solo di iniziative locali di singoli direttori di DSM, senza linee guida nazionali: lo stesso “Nuovo Sistema di Garanzia (NSG)”, che verifica che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), considera la Salute Mentale solo in modo estremamente parziale.

Noi associazioni per la salute mentale siamo consapevoli che una migliore qualità dei servizi sociosanitari deve passare dall’ascolto e dal coinvolgimento dei cittadini, in tutte le fasi del processo: analisi, progettazione, valutazione dei servizi.

Nella nostra lettera abbiamo perciò ribadito quanto non ci stanchiamo mai di affermare: siamo sempre stati e continuiamo ad essere disponibili a collaborare e a progettare gratuitamente per il bene dell’utenza e di tutti, insieme alle istituzioni e agli operatori che vorranno davvero ridisegnare il futuro della Salute Mentale nel nostro Paese.

Associazione Nazionale Famiglie in Rete OdV ETS
Coordinamento associazione di pazienti e familiari per la salute mentale

24 gennaio 2023
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