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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Lettere al Direttore

La sanità vista da “sinistra”

di Edoardo Turi
14 giugno -

L’11 giugno 2022 sì è tenuta a Roma, presso la Città dell’Altraeconomia, l’iniziativa dell’Associazione Forum per il Diritto alla Salute (FDS) di presentazione del Documento Costitutivo e Programmatico. I lavori della giornata possono essere seguiti sul sito di Radio Radicale.

L’associazione nasce come un gruppo informale nel 2016 e si costituisce in Associazione nel 2019 e dopo alcuni anni è stato   necessario rivedere il Documento costitutivo e programmatico   aggiornandolo rispetto alla diversa fase sociale e politica.

Il FDS è composto da operatori, attivisti e cittadini impegnati sui temi della salute e della sanità con un punto di vista non di categoria professionale ma con uno sguardo complessivo molto critico sulle politiche sanitarie  del Governo  e delle Regioni.

L'iniziativa presieduta dalla Coordinatrice nazionale del FDS Elisabetta Papini, è stata da me introdotta illustrando il Documento ed evidenziandone il valore, in questi tempi di internet e di individualismi, di un lavoro culturale collettivo.

Sono seguite due dense relazioni di Ivan Cavicchi sulla sinistra e la sanità (dal titolo del suo recente libro-pamphlet) e di Maria Elisa Sartor, dell’Università di Milano, sul modello della Regione Lombardia e le privatizzazioni in sanità.

Ricchi gli interventi dei discussant i nvitati dal FDS .

Sandra Zampa, Responsabile salute del Partito Democratico, che ha sottolineato le difficoltà del Governo e del Ministro della salute di mantenere un adeguato Fondo Sanitario Nazionale e lo sforzo di confronto che avviene nel PD nell’Agorà della sanità.

Andrea Filippi, Segretraio nazionale della Funzione Pubblica CGIL Medici e Dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale, che ha evidenziato  l’importanza del lavoro e dei professionisti nella sanità spesso non sufficientemente riconosciuto dalle Aziende sanitarie e  le forti spinte alla privatizzazione alimentate dal blocco delle assunzioni aggirate dal ricorso al convenzionamento  e all’accreditamento con erogatori privati, strada a cui porterà il PNRR che prevede finanziamenti  solo per strutture edilizie, informatica e attrezzature, ma non per il personale; un forte accento autocritico verso il sindacato sulle assicurazioni sanitarie integrative ,ma nei fatti sostitutive, in molti CCNL che con la  detraibilità sottraggono fondi alla fiscalità generale.

Marina Boscaino del Comitato contro ogni autonomia differenziata ha descritto a cosa ha portato la riforma del Titolo V della Costituzione, fatta da un Governo di centro sinistra, e le pressioni per l’autonomia regionale differenziata spinta  da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna cui si accodano le altre Regioni anche del Sud, con ormai 21 Servizi  Sanitari regionali diversi, il turismo sanitario  e il rischio dell’autonomia fiscale

Le parlamentari Elena Fattori (Sinistra italiana) e Doriana Sarli (Manifesta) sono intervenute denunciando la perdita di ruolo del Parlamento chiamato ormai solo a ratificare provvedimenti governativi senza dibattito o spazi per leggi di iniziativa dei Deputati e Senatori e le riduzioni del FSN previste progressivamente nei prossimi anni

Ampio lo spazio ai movimenti sociali e dal basso.

Monica Di Sisto, della Società della cura, ha  sottolineato come il Governo e le forze politiche siano sorde, anche dopo la pandemia e ora con la guerra, alle richiesta di cura che viene dai cittadini e dalle fasce più fragili della società, denunciando l’aumento delle spese militari approvato dal Governo, mentre  si riduce la spesa sociale e sanitaria.

Maura Cossutta, Casa internazionale delle donne, e Laura Corradi, Laboratorio de-coloniale, femminista  e queer, hanno espresso la critica a una sanità e a una medicina poco attente ad un approccio di genere.

Antonello D’Elia di Psichiatria Democratica ha posto l‘accento sul ruolo del Terzo settore-no profit, indispensabile nella riabilitazione in salute mentale, purché ci riferisca alle realtà effettivamente innovative, rispettose dei CCNL e non alle grandi imprese, anche cooperative, che si nascondono ambiguamente sotto questa sigla per ragioni di profitto.

Luca Negrogno, dell’Assemblea per la salute di Bologna ha raccontato l’esperienza vertenziale di questa realtà locale contro la chiusura di servizi sul territorio e il valore delle  sperimentazioni  di mutualismo nate per criticare i limiti del SSN, la scarsa democrazia dei vertici delle Aziende sanitarie, e per raggiungere strati di popolazione abbandonati dalle istituzioni pubbliche.

Silvano del Coordinamento Regionale  Sanità del Lazio, concordando con gran parte  del Documento del FDS, ha criticato radicalmente le  istituzioni e in particolare la Regione Lazio, sostenendo la necessità di aprire conflitti sociali sul territorio come la lotta di “Riapriamo Villa Tiburina”, rammentando  il valore del SSN pubblico basato sulla fiscalità generale come  salario differito dei lavoratori  in una società capitalista fondata sullo sfruttamento.

A Rosa Rinaldi di Rifondazione Comunista, con la sua lunga esperienza sindacale e istituzionale, il compito di criticare la sinistra anche radicale per i suoi molti errori nei Governi nazionali e regionali.

Elisabetta Papini, nelle conclusioni ha posto l’accento sulla necessità di una piano di assunzioni straordinario in sanità anche perché  il SSN non può più farsi carico della spesa dovuta al profitto in sanità e alle risorse destinate al controllo dell’ esternalizzato e accreditato, ponendo il FDS come punto di riferimento di attivisti, oparetori e  cittadini impegnati per il diritto costituzionale alla salute.

Edoardo Turi
Medico Direttore di Distretto ASL, attivista del Forum per il Diritto alla Salute e di Medicina Democratica

 

14 giugno 2022
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