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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Lettere al Direttore

"Spesso i medici non hanno rispetto delle professionalità infermieristiche"

21 agosto - Gentile Direttore,
 
sono un infermiere in TMO, leggo Quotidiano Sanità da parecchio tempo e vorrei rispondere alla lettera scritta dal Dr. Giovanni Morando “Attacchi infermieristici ai medici: ora basta barzellette!”.
 
Nella presente lettera si denota non tanto la voglia di mettersi in discussione e ammettere che in questi anni la dignità professionale e la stessa preparazione delle professioni sanitarie è cambiata, ma si cerca di trovare con ogni mezzo di svilire e sottovalutare ciò che con difficoltà sta avvenendo. Io ho un ottimo rapporto con i medici con cui lavoro, ed esiste un reciproco rispetto da sempre.
 
Credo di non avere nella mia professionalità “nozioni auto-referenziali” poiché lavoro già da anni e da poco ho terminato la laurea magistrale in scienze infermieristiche. Ho un percorso di studi di 5 anni in università e svolgo la mia professione da parecchio tempo.
Vorrei chiedere al Dr. Giovanni Morando se questo non mi dà diritto e competenza per la professione che svolgo ad essere parte attiva nel processo di cura del paziente ed a prendere decisioni in scienza e coscienza di competenza infermieristica?
 
E questo che molte volte manca: il rispetto. Forse per poca conoscenza dei percorsi di studio. Io conosco il percorso di Medicina e Chirurgia. Lei conosce il percorso di studi in Scienze infermieristiche e la medesima laurea magistrale?

Si parla di "conflitto insanabile", ma vedo che nella sua lettera non lo vuole evitare ma mettere solo della benzina sminuendo addirittura il codice deontologico Infermieristico.
 
Stiamo uscendo da una sanità medico centrica è non c’è stato di certo il malato o altre professioni nel mezzo in questi anni, ma tanti altri interessi.
 
Distinti saluti
 
Infermiere di TMO

 
21 agosto 2012
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