5 aprile -
Gentile Direttore,
nel periodo Covid il personale sanitario si è distinto per l’abnegazione nei confronti dei pazienti. La guerra che si è trovato a combattere è stata senza scudi (Dispositivi di Protezione Individuale) e senza armi (terapie adeguate). Non ci sono state rivendicazioni, c’è stato solo l’impegno quotidiano sempre e comunque.
È stato assunto personale della dirigenza medica e sanitaria per lo più con contratti atipici come quelli a Partita IVA e i più fortunati hanno firmato contratti a tempo determinato (un anno) nei quali era scritto che in qualunque momento l’azienda avrebbe potuto interromperli.
I nostri colleghi sia con contratti atipici che a tempo determinato hanno lavorato fianco a fianco con i colleghi a tempo indeterminato, prestando la loro opera e svolgendo lo stesso numero di turni e di ore, certificate dalle timbrature di badge.
Proprio per questo l’accordo sindacale con l’Assessorato del 30 ottobre 2021 conteneva la proroga di tutti i contratti a dicembre 2022, ma allo stato attuale assistiamo alla risoluzione di diversi contratti in scadenza senza concessione della proroga.
È ovvio che queste situazioni porteranno inevitabilmente a stati di agitazione che non appartengono alla natura della nostra opera, ma sicuramente non lasceremo nulla di intentato utilizzando tutti gli strumenti propri ad ottenere giustizia.
Ci saremmo aspettati maggiore attenzione nei riguardi di questi colleghi.
È quindi necessario ed urgente intanto prorogare tutti i contratti fino a dicembre 2022 e nel frattempo procedere con sistematiche stabilizzazioni dei precari in un’ottica di salvaguardia del diritto al lavoro per i dirigenti medici e sanitari che sono stati tanto preziosi nel periodo 2020-2021.
Non vorremmo che gli eroi del 2020 diventassero i dimenticati del 2022.
Dott.ssa Lucilla Boschero
Segretario Generale CISL Medici Lazio