15 marzo -
Gentile Direttore,
siamo di nuovo costretti a intervenire per sottolineare che nel cosiddetto DM 71 risulta del tutto assente la parte relativa all’assistenza farmaceutica che deve essere assicurata ed erogata dai servizi farmaceutici del Servizio Sanitario Nazionale attraverso le UU.OO. Territoriali.
Questa constatazione ci ha costretti a chiedere ufficialmente, alle istituzioni interessate, l’immediata previsione di una modifica/ integrazione degli standard previsti dalla bozza del D.M. su “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”.
Infatti, la versione ultima giunta al Ministero della Salute, alla Presidenza della Conferenza Stato Regioni, alla Direzione Generale dell’AGENAS non menziona affatto i Servizi Farmaceutici Territoriali del SSN nonostante il PNRR preveda, in un prossimo futuro, un sensibile incremento delle attività assistenziali territoriali rivolte al paziente. Di conseguenza sarà necessario organizzare una rete di assistenza (compresa, naturalmente, quella farmaceutica) che favorisca, tra l’altro, l’attività assistenziale organizzata in team multidisciplinari, l’informazione indipendente e il counseling nonché la continuità terapeutica insieme alle Farmacie convenzionate e numerose altre attività storiche indispensabili.
In passato, in tema di assistenza farmaceutica ospedaliera, abbiamo evidenziato il fatto che il D.M. n. 70/2015 “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”, era stato studiato e promulgato senza alcuna previsione di coinvolgimento e condivisione delle parti interessate. L’esito di questa scelta si è riverberato, con i suoi effetti negativi, sugli organici e sulle strutture che sono risultati del tutto inadeguati rispetto alle reali necessità di un servizio farmaceutico ospedaliero decisamente evolutosi nel tempo con un significativo ampliamento delle linee di attività che hanno dimostrato i loro benefici effetti a livello sia assistenziale sia sulla sostenibilità economica dell’intero sistema.
Ora, destinatario dello stato di “oblio” è il Servizio Farmaceutico territoriale che, nonostante il cronico stato carenziale di strutture e di personale, ha svolto un ruolo rilevante durante lo stato pandemico che ha interessato l’intero Paese. Nonostante questo, come detto, gli estensori del decreto non hanno considerato la necessità di prevedere, all’interno del dispositivo legislativo, la formulazione di standard riguardanti il personale e le strutture coerenti con l’incremento delle attività assistenziali quotidianamente assicurate ai pazienti.
Il nostro sindacato ha, pertanto, inviato una proposta di modifica/integrazione per entrambi i decreti al Ministro della Salute, al Presidente della Conferenza Stato Regioni, al Direttore Generale AGENAS, a tutti i Presidenti delle Regioni, al Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato, al Presidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.
Tutto ciò, al fine di sensibilizzare tutti gli attori interessati circa l’evoluzione e le correlate criticità che interessano l’assistenza farmaceutica erogata dai Servizi farmaceutici territoriali del SSN e, al contempo, indurre il legislatore e le istituzioni ad assicurare le dotazioni necessarie in termini di strutture e di risorse di personale.
Purtroppo dobbiamo constatare, con amarezza, che ci troviamo molto spesso ad essere gli unici a ricordare che tutte queste azioni sono rivolte a sostenere e difendere la fondamentale importanza dell’Assistenza Pubblica in tema di assistenza farmaceutica. E’ appena il caso di sottolineare che, in un recente passato, siamo dovuti intervenire, in perfetta solitudine, su questioni riguardanti l’esternalizzazione dei servizi, la distribuzione diretta, le strutture farmaceutiche ospedaliere e territoriali (declassate molto spesso al rango di strutture semplici) e numerose altre problematiche che hanno avuto ricadute importanti sulla qualità dell’assistenza farmaceutica pubblica.
Ma confidiamo, come sempre, che tutte queste dimenticanze trovino una giusta attenzione e soluzione nell’interesse di tutti.
Roberta Di Turi
Segretario generale FASSID – SiNaFO
Giangiuseppe Console
Presidente FASSID-SiNaFO