8 febbraio -
Gentile direttore,
recentemente è stato trasmesso alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, lo
schema di decreto concernente la definizione delle tariffe dell’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica.
Si tratta di un decreto che esce dopo 5 anni di attesa e che risulta bloccato alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, per ottenere l’intesa necessaria per concludere il procedimento.
Mentre alcune Associazioni dei malati, in particolare i rappresentanti dell’Osservatorio delle Malattie Rare (OMAR), hanno fortemente sollecitato le Regioni a dare l’intesa allo schema di decreto, altre Associazioni sindacali e di categoria hanno chiesto al Governo e alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, di impedire che il provvedimento proceda nel suo iter e di aprire un tavolo tecnico di modifica, di approfondimento e di discussione.
È innegabile che il decreto possa contenere errori e mancate integrazioni, tuttavia è necessario ribadire che la mancata intesa sul decreto bloccherebbe non solo l’aggiornamento delle tariffe atteso da 5 anni, ma bloccherebbe anche l’aggiornamento dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che può essere attuato solo a seguito dell’aggiornamento del nuovo tariffario.
In questi 5 anni di attesa si sono accentuate le diseguaglianze territoriali (sia tra le Regioni che tra le ASL) di accesso per i pazienti alle prestazioni, legate anche alle differenti modalità di impiego del finanziamento previsto di 800 milioni di €.
Le eventuali incongruenze ed errori del nuovo tariffario possono e debbono essere riviste e corrette, ma la condizione necessaria, anche ai fini del processo di revisione, è la prosecuzione dell’iter del decreto con intesa da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
È necessario avere la consapevolezza che il blocco di un atto atteso da anni non solo impedisce l’aggiornamento delle prestazioni specialistiche e protesiche da fornire ai pazienti, ma interrompe anche aggiornamento dei nuovi LEA che non può essere attuato se prima non si conclude l’iter procedurale del decreto in corso.
Nello Martini
Presidente Fondazione Ricerca e Salute (ReS)
Paolo Marchetti
Presidente della Fondazione per la medicina personalizzata (Fmp)