14 gennaio -
Gentile Direttore,
con rammarico e sdegno siamo venuti a conoscenza dell’ennesimo episodio di violenza nei confronti di una nostra collega, presso l’unità di medicina d’urgenza dell’AOU Policlinico di Messina, teatro di aggressioni fisiche e verbali da parte di alcuni parenti di un paziente ricoverato all’interno del reparto COVID.
Condanniamo questo gesto deplorevole ed esprimiamo la nostra più completa vicinanza e solidarietà alla collega e a tutto il personale, ma soprattutto vogliamo continuare a mantenere alta l’attenzione di tutti su un problema sempre più diffuso all’ interno dei Pronto Soccorso nazionali: l’escalation di episodi di violenza, fisica e verbale, ai danni dei sanitari.
In questi giorni i dati sulla diffusione della pandemia ci dicono che i contagi corrono veloci, soprattutto tra gli stessi sanitari che lavorano nei presidi ospedalieri. Come professionisti MEU siamo in prima linea anche nella battaglia contro questa quarta ondata pandemica, ancora una volta tra le figure professionali a maggiore rischio.
Eppure oggi medici e infermieri – due anni dopo la retorica degli eroi - sembrano essere diventati invisibili o, al contrario, nemici, bersaglio di cittadini esasperati da una sanità sempre più in difficoltà nel dare risposte ed assistenza.
L’esasperazione dei cittadini non ha però diritto di sfociare in aggressioni fisiche a danno di professionisti che stanno svolgendo il proprio lavoro, come testimoniato molti episodi delle ultime settimane, accaduti da Nord a Sud d’Italia. Vorremmo invece che tutti comprendessero l’immane sforzo che stiamo compiendo e che ci fossero alleati e complici in questo periodo di evidente crisi. Nonostante le conclamate e note carenze di organico continuiamo ad assicurare il servizio, in qualunque condizione e cerchiamo di svolgere al meglio il nostro lavoro con la massima dedizione e partecipazione possibile.
E’ un momento storico molto difficile. Da parte nostra proviamo empatia nei confronti dei pazienti e dei parenti, comprendiamo il sentimento di smarrimento e frustrazione, il senso di impotenza che li assale data il momento che vivono, ma solo lavorando insieme e condividendo gli obiettivi di miglioramento del sistema si potranno risolvere i problemi evidenti.
Noi sanitari continuiamo a mettere a disposizione di tutti, senza distinzioni di merito, le nostre competenze e conoscenze, la nostra professionalità e anche le nostre forze residue, per cercare di sconfiggere questa maledetta piaga, in egual modo chiediamo a gran voce collaborazione, alleanza, che cessino questi inutili e deplorevoli episodi di violenza e si torni ad essere “più pazienti”, nel senso più ampio possibile del termine.
Dott. Giovanni Del Rio
Responsabile area Nursing per conto di tutto il CDN SIMEU nazionale