10 gennaio -
Gentile Direttore,
alla luce delle nuove disposizioni AIFA (determina AIFA 1644 del 28.12.2021 e comunicato stampa AIFA n. 680 del 30-12-2021) - che autorizza l’utilizzo dei farmaci antivirali molnupiravir e remdesivir per il trattamento della malattia da Covid-19 nei pazienti adulti non ospedalizzati per COVID-19 con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentano specifici fattori di rischio per lo sviluppo di COVID-19 grave - la Direzione strategica dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord ha definito una riorganizzazione della gestione del paziente COVID-19 positivo che accede in Pronto Soccorso, tramite la realizzazione dell’ambulatorio terapie precoci COVID, che verrà attivato a partire da oggi lunedì 10 gennaio.
L’ambulatorio delle terapie precoci COVID è rivolto alla valutazione dei pazienti che accedono in PS e che risultano potenzialmente candidabili alla somministrazione delle nuove terapie. In particolare sarà rivolto ai pazienti sintomatici, con SpO2> 94%, senza necessità di ricovero, ma con fattori di rischio importanti, tra cui patologie Oncoematologiche In Atto, Malattia Respiratoria Cronica, Diabete Mellito Scompensato o Con Complicanze Croniche, Obesita’ (BMI>30), Insufficienza Renale Cronica, ecc. Tale tipologia di pazienti dopo l’accesso in Pronto Soccorso, viene indirizzata all’ambulatorio terapie precoci COVID per la valutazione clinica, effettuata da personale medico delle Unità operative di Malattie Infettive e Medicina Interna.
Sarà quindi il personale medico dell’Ambulatorio a stabilire il necessario percorso e trattamento successivo, ovvero prescrizione e consegna del farmaco molnupiravir che verrà assunto a domicilio, oppure programmazione della terapia infusionale con remdesivir a ciclo breve, effettuata in regime ambulatoriale.
Il personale dedicato all’ambulatorio si occuperà della presa in carico globale dei pazienti trattati, provvedendo alla prescrizione e dispensazione dei farmaci, alla programmazione delle sedute infusionali, fino al monitoraggio dell’aderenza terapeutica del paziente in terapia domiciliare. I vantaggi derivanti dall’implementazione di tale organizzazione sono rappresentati dalla riduzione dell’ospedalizzazione dei pazienti COVID-19 positivi, e contestualmente dalla riduzione della pressione esercitata sulle strutture ospedaliere. Inoltre viene favorito il domicilio come principale luogo di cura, in cui il paziente può essere gestito restando nel comfort del proprio ambiente domestico, favorendo l’umanizzazione delle cure, attraverso la salvaguardia della qualità della vita del paziente.
I farmaci molnupiravir e remdesivir per il paziente non ospedalizzato vanno ad aggiungersi come alternativa alla terapia con anticorpi monoclonali, la cui somministrazione è stata avviata già nel Marzo 2020 dai professionisti della UOC di Medicina Interna dell’azienda Marche Nord ai pazienti con Sars Cov2, in fase iniziale di malattia e con fattori di rischio per evoluzione grave di infezione, e che ad oggi ha permesso il trattamento di 231 pazienti.
Maria Capalbo
Direttore Generale AO Marche Nord