31 gennaio -
"Apprendo che il Campus biomedico impone l'obiezione di coscienza agli studenti ed ai docenti. Vorrei ricordare al campus che l’articolo 9 della legge 194 prevede la possibilità da parte del personale sanitario di sollevare obiezione di coscienza, ma quest’ultima deve essere una scelta personale e non imposta. Mi sento fortemente in sintonia con il mondo medico che chiede la revoca dell’accreditamento, in quanto la struttura viola in pieno la legge 194 non garantendo, come già dichiarato anche da alcuni colleghi, un completo percorso formativo escludendo di fatto la formazione sulla contraccezione e sull’aborto. Ricordo infine che l’Italia è una Repubblica democratica laica e aconfessionale ed il Campus Biomedico non è esonerato dall’attenersi a tali principi".
Così
Stefano Manai, Responsabile nazionale della formazione medico sanitaria del PD.