“Confido nella prudenza, nell'equilibrio e nella competenza del Governo affinché le norme relative ai tagli sulla sanità e in particolare quelli che si riferiscono al comparto farmaceutico, possano essere riconsiderate”. Anche perché “una farmacia povera non produce né efficienza, tantomeno qualità ed occupazione”. Lo ha dichiarato il senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità del Senato, parlando ieri ai 300 delegati sindacali delle 120 associazioni territoriali dei titolari di farmacia che hanno manifestato davanti a Montecitorio contro le misure adottate dal Governo nella spending review.
“Siamo consapevoli – ha proseguito il senatore - che in un momento di gravissima crisi come questo vadano fatti grandi sacrifici, ma siamo anche consapevoli che i sacrifici vanno richiesti in termini adeguati, commisurati alla capacità di poterli sostenere. La filiera farmaceutica è già stata sottoposta in questo anno a dure prove sul territorio, restando tuttavia un saldo presidio di salute da una parte, di occupazione e crescita dall'altro. Una farmacia povera non produce né efficienza, tantomeno qualità ed occupazione. Il rischio di un significativo abbassamento dei livelli occupazionali conseguenti all'applicazione di queste misure temo sia inevitabile”.
Secondo d’Ambrosio Lettieri “vi è, invece, la possibilità concreta di recuperare, mantenendo invariati i saldi della manovra, risorse da altri capitoli. Sono certo – ha concluso il senatore - che in sede di approfondimento, sia in commissione che in aula, il Governo trarrà utili elementi per riconsiderare queste decisioni tenendo conto delle gravi conseguenze che produrrebbero".