“ Nel momento in cui il governo sta chiedendo sacrifici ai cittadini per salvare e assicurare un futuro al Paese ognuno deve fare la sua parte, soprattutto chi ha di più”. A dichiararlo è il presidente della Federazione nazionale farmacia non convenzionata, Giuseppe Scioscia, citando i dati del ministero delle Finanze (più volte contestati da Federfarma) che, con 109 mila euro di reddito annui, classifica i titolari di farmacia come i più dopo i notai.
“Senza contare naturalmente – aggiunge Scioscia - che il decreto liberalizzazioni non li ha minimamente scalfiti. In un quadro simile ci sembra incomprensibile la presa di posizione di Federfarma che, in segno di protesta contro la spending review, ipotizza a breve una serrata delle farmacie fino alla disdetta della convenzione con il sistema sanitario nazionale”.
Se così fosse, le Parafarmacie, “per far fronte ai disagi, si fanno avanti con un'offerta che il governo, in procinto di rinnovare la convenzione in questione, potrebbe trovare di certo conveniente". In pratica, le 4 mila parafarmacie italiane sono pronte a “dispensare a costo zero i farmaci del servizio sanitario per l'intera durata dello sciopero”.