Lo Snami chiarisce quanto emerge da vari organi di stampa sulla presunta carenza di Medici per effettuare la vaccinazione di massa anti-covid.
“L’intero comparto della Medicina Generale - assicura
Angelo Testa, presidente nazionale Snami - ha dato la propria disponibilità firmando un accordo con il Ministero e molte Regioni hanno sottoscritto gli accordi decentrati, altre tentennano nonostante le nostre sollecitazioni. Tantissimi altri Medici ,circa 15 mila, hanno aderito al bando vaccinazioni del commissario Arcuri del 16 dicembre, ma sono pochissimi quanti hanno poi potuto realmente accettare e sono risultati non arruolabili a causa dei contratti mediante agenzie lavoro a tempo determinato ,incompatibili con qualsiasi altra tipologia di incarico lavorativo. Tra questi anche i medici in formazioni di medicina generale e medici specializzandi. E’ chiaro che devono essere tolte tutte le incompatibilità per le vaccinazioni”.
“Non possiamo permetterci di non coinvolgere - aggiunge
Federico Di Renzo, responsabile nazionale Snami giovani e medici e precari - tutte le categorie, specialmente i giovani medici di medicina generale, che vogliono contribuire ,numerosi e con forza, alla campagna di vaccinazione di massa”.
“Se in tante realtà le vaccinazioni vanno a rilento, se alcune regioni sono praticamente ferme - sottolinea
Salvatore Cauchi, addetto stampa nazionale Snami - la colpa non è certo dei Medici che quotidianamente stimolano e sollecitano “gli organizzatori bradipi” a procedere senza indugi”.
“Ribadiamo - conclude Angelo Testa - che i Medici sono pronti a vaccinare nei grossi centri vaccinali, in quelli piu’ piccoli decentrati, nei propri studi se è presente personale infermieristico e amministrativo e a domicilio per i pazienti allettati. Il tutto in sicurezza e con alle spalle un’organizzazione che non dipende da Noi, governata da chi pubblica notizie trionfalistiche sulla stampa sull’andamento della vaccinazione ,smentite regolarmente dai dati che sono a disposizione di tutti nel sito del Ministero”.