“La partita con la parafarmacia non può considerarsi chiusa con il misero delisting di alcuni medicinali. Dopo l’inconsistenza delle leggi di dicembre e marzo, è urgente riaprire la partita e liberalizzare i farmaci di fascia C”. E’ quanto afferma il Coordinamento delle Parafarmacie rivolto al ministro della Salute, Renato Balduzzi, e al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.
Un processo che, secondo il Coordinamento delle Parafarmacie, è “del resto prevedibile nel prossimo futuro a seguito delle sentenze del
Tar Lombardia e del
Tar Calabria”, che hanno sostenuto la mancanza di motivo per negare la vendita dei farmaci con obbligo di ricetta nelle parafarmacie.
“E’ dall’insediamento del Governo Monti – denunciano le Parafarmacie - che ci sentiamo ripetere quanto liberalizzare sia centrale per stimolare la ripresa economica, imprenditoriale ed occupazionale del Paese: tant’è, il sistema distributivo del farmaco ad oggi è ancora assoluto monopolio della farmacia. Con la riscrittura del decreto in Parlamento e con la successiva applicazione della legge, di fatto il numero di farmacie da aprire è passato da 7mila a meno di 2mila. Senza contare il recente ddl sulle farmacie con cui il Ministro Balduzzi vuole mettere una toppa a quanto scritto nel Cresci Italia e regolarizzare così le esclusive richieste di Federfarma su età pensionabile, apertura alle società agli over 40 e spostamenti di sede delle farmacie: oggi apprendiamo che addirittura il ministro vorrebbe accelerare l’iter e procedere per decreto”.
Gli oltre 4.176 titolari di parafarmacia rinnovano dunque al ministro Renato Balduzzi ad un incontro. “E’ mai possibile - concludono.- che dopo aver incontrato Federfarma e GDO, il ministro non riesce a trovare qualche minuto per sentire anche le nostre ragioni? Ormai sono più di due mesi che aspettiamo”.