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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Lavoro e Professioni

Covid. Magi (Omceo Roma): “Senza furbetti, vaccino Pfizer a tutti i medici. Astrazeneca forse non ottimale per alcune categorie professionali”

immagine 18 febbraio - “Tutti hanno ovviamente necessità di vaccinarsi, ma il problema è che molti non sanitari sono stati vaccinati prima dei sanitari e addirittura prima degli anziani. Molti colleghi ha non stanno prendendo AstraZeneca, non perché non sia buono, tutt'altro ma potrebbe essere non ottimale per alcune categorie professionali”.
"Con le dosi distribuite ai 'furbetti' oggi avremmo già vaccinato e coperto tutto il personale sanitario con il vaccino Pfizer". Cosi' Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, intervenendo oggi in diretta alla trasmissione 'Gli inascoltabili' su Nsl radio.
 
"Credo sarebbe stato opportuno vaccinare insieme operatori sanitari e ultra 80enni, compresi quelli che sono nelle Rsa. Tutti hanno ovviamente necessità di vaccinarsi, ma il problema è che molti non sanitari sono stati vaccinati prima dei sanitari e addirittura prima degli anziani". Magi ha fatto quindi sapere che "non ci aspettiamo la gratitudine in quanto medici, perché anche senza quella continueremo a fare il nostro lavoro, ma a volte siamo ignorati dalle istituzioni e ci troviamo nella posizione di non essere ascoltati. Troppo facilmente - ha concluso - siamo passati da 'eroi e angeli' a 'imputati'".
 
"Molti colleghi - ha spiegato ancora Magi - non stanno prendendo AstraZeneca, non perché non sia buono, tutt'altro: alcuni studi dimostrano che in Inghilterra è stato fatto a tappeto e che c'é una copertura dopo la seconda dose dell'85%, ma potrebbe essere non ottimale per alcune categorie professionali".
 
"Il problema è che molti hanno mal interpretato e dato informazioni che poi sono state confutate dai dati scientifici", ha proseguito Magi. Il medico, inoltre, non ha solo la necessità "di salvaguardare la propria salute", perché "è la figura 'più vicina' al malato Covid ma anche ai pazienti no Covid, perché il resto dei malati non sono spariti. La massima copertura vaccinale per i medici permette di salvaguardare quindi anche i propri pazienti, che sono molto fragili", ha concluso.
18 febbraio 2021
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