“Apprendiamo con sorpresa – scrive Anaao Giovani in una nota - che il Ministero dell’Università ha richiesto alla Conferenza dei Presidi della Facoltà di Medicina e Chirurgia l’impiego, al di fuori delle reti formative già difficilmente instaurate, degli specializzandi nelle attività di somministrazione dei vaccini anti Sars-CoV-2”.
“Ma qual è allora, ci chiediamo, il ruolo degli specializzandi? Precisato che non fanno parte del Sistema Sanitario Regionale o Nazionale, si vedono protagonisti di un’asta al ribasso per accaparrarsi le loro prestazioni, che invece, a quanto pare, risultano indispensabili agli stessi sistemi sanitari”, prosegue Anaao Giovani che sottolinea poi come risulti “singolare che resti prioritario l’impiego degli specializzandi come tappabuchi di un progetto sanitario inesistente e una pessima programmazione. I giovani colleghi si stanno facendo carico di responsabilità politiche e istituzionali senza alcuna colpa”.
Per contrastare lo sfruttamento dei giovani colleghi, Anaao Giovani chiede:
1. chiarimento e risoluzione delle incompatibilità, finora applicate a vantaggio esclusivo dell’Università,
2. ridiscussione dei termini contrattuali in direzione di un contratto di formazione-lavoro,
3. rivisitazione di paradigma formativo ormai superato.
“Mascherare il passaggio da attività formativa retribuita in credito formativo universitario – conclude Anaao Giovani - è un vile atto offensivo nei confronti della dignità professionale di medici laureati ed abilitati all’esercizio della loro sacrosanta professione”.