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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Cardiologia. Lorenzo Menicanti eletto Presidente della Rete italiana

immagine 25 novembre - Menicanti è Direttore Scientifico e Direttore dell’Area Chirurgica Cuore – Adulto all'IRCCS Policlinico San Donato. Per i prossimi tre anni presiederà il più grande network italiano di ricerca in ambito cardiovascolare, che riunisce 20 Irccs. “Il nostro scopo è quello di stringere ancora più stretti rapporti di ricerca con gli altri Irccs e con il Ministero della Salute, per cercare di produrre nuove conoscenze che possano migliorare la cura dei pazienti e dare un contributo nel migliorare il funzionamento del Ssn”.
Lorenzo Menicanti, Direttore Scientifico e Direttore dell’Area Chirurgica Cuore – Adulto all'IRCCS Policlinico San Donato, è stato eletto Presidente della Rete Cardiologica, l’associazione che riunisce 20 IRCCS – Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – dediti alle cura e alla ricerca sulle malattie cardiovascolari. Un ruolo prestigioso che lo vedrà in carica per i prossimi tre anni. Il dottor Menicanti succede alla professoressa Elena Tremoli, prima Presidente della Rete Cardiologica.

Costituita nel 2017 per volere del Ministero della Salute, la Rete Cardiologica ha come obiettivo la promozione della ricerca scientifica e tecnologica nel settore delle malattie cardiovascolari, favorendo la cooperazione tra Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Già membro del Consiglio Direttivo, Lorenzo Menicanti ha contribuito in modo significativo alla costituzione della Rete Cardiologica, rappresentando l’expertise del Policlinico San Donato, forte di oltre 30 anni di attività clinica in ambito cardiovascolare e di un impegno scientifico d’impatto per la ricerca nazionale e internazionale.

“Un incarico di grande responsabilità che rappresenta un riconoscimento di quanto è stato fatto e prodotto in termini di risultati clinici e di ricerca dal nostro ospedale – dichiara in una nota Menicanti – Il nostro scopo è quello di stringere ancora più stretti rapporti di ricerca con gli altri Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e con il Ministero della Salute, per cercare di produrre nuove conoscenze che possano migliorare la cura dei pazienti e dare un contributo nel migliorare il funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale. Sicuramente obbiettivi di grande valore e di notevole difficoltà, che speriamo di riuscire a concretizzare con l’impegno di tutti”.
25 novembre 2020
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