Un professionista di grande importanza nel mondo sanitario, in possesso della laurea in assistenza abilitante all’esercizio della professione di Assistente sanitario, e dell’iscrizione all’albo Tsrm e Pstrp. Un addetto alla prevenzione, alla promozione ed alla educazione per la salute e una delle prime figure professionali che si incontra in ambito della prevenzione fin dai primi giorni di vita, per le vaccinazioni dell’infanzia.
Si celebra domani celebra domani, sabato 21 novembre, la
Giornata dell’Assistente sanitario. Una data scelta in onore dell’anniversario della Carta di Ottawa sottoscritta da tutti gli Stati appartenenti all’Oms nel 1986. Durante quell’evento, infatti per la prima volta, veniva codificato il concetto di promozione della salute che, a distanza di 34 anni, costituisce un importante, quanto attuale, punto di riferimento per lo sviluppo delle politiche sanitarie nazionali e internazionali.
Una Giornata importante per accendere i riflettori sulla figura fondamentale dell’Assistente Sanitario perché come sottolinea
Maria Cavallo, presidente della Commissione di albo nazionale degli Assistenti sanitari “sono innumerevoli le funzioni che svolge ed è giusto che se ne dia ampio risalto”.
“L’Assistente sanitario, ricorda una nota, ad esempio, identifica i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali; progetta, programma, attua e valuta gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona; collabora alla definizione di campagne per la promozione e l’educazione sanitaria; concorre alla formazione e all’aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici per quanto concerne la metodologia dell’educazione sanitaria; interviene nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva; attua interventi specifici di sostegno alla famiglia e sorveglia, per quanto di sua competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e controlla l’igiene dell’ambiente e del rischio infettivo; collabora agli interventi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole; concorre alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare riferimento alla promozione della salute e svolge attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi, ove richiesta la sua competenza professionale; infine agisce sia individualmente sia in collaborazione con altri operatori sanitari, sociali e scolastici, avvalendosi, ove necessario, dell’opera del personale di supporto”.
“Pertanto, continua Maria Cavallo, è doveroso che il valore degli Assistenti sanitari sia riconosciuto pienamente; una Giornata come questa è utile per attuare questo processo. Inoltre occorre creare strutture e servizi che consentano di offrire un adeguato supporto al perseguimento della salute in tutti gli ambienti di vita e di lavoro e riorientare i servizi sanitari, in un’ottica che sempre di più valorizzi l’interazione, lo scambio e la collaborazione con altri settori a loro volta coinvolti nella realizzazione e nel miglioramento delle condizioni di salute. Infine sarebbe necessario potenziare attività di sostegno alle comunità, nelle scelte volte al conseguimento ed al mantenimento della salute dei cittadini che vi appartengono”.
“Gli Assistenti sanitari hanno nella loro formazione un importante principio comunicare la cultura della promozione della salute. Il miglioramento della salute e del benessere delle persone costituiscono l’obiettivo ultimo dello sviluppo economico e sociale. Così come i principi di equità, solidarietà, giustizia sociale, ma anche il riconoscimento delle differenze di sesso e la lotta al razzismo e alle discriminazioni, fanno parte del profondo spirito della salute per tutti, in quanto determinanti e prerequisiti che stanno alla base di essa - conclude Cavallo - ed è fondamentale tenerlo sempre a mente, oggi che si celebra la giornata della professione ma anche durante il resto dell’anno”.