L'Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE) ha inviato una lettera aperta al Ministro della Salute e al Presidente del Consiglio sollecitando l'adozione di 3 strumenti operativi da utilizzare in modo omogeneo in tutte le Regioni per seguire l’evoluzione locale della pandemia e prendere contromisure basate su dati e criteri omogenei; per promuovere un uso appropriato dei diversi test per l’accertamento dell’infezione e per fornire riferimenti a medici di medicina generale e pediatri per la prescrizione dei test per la ricerca dei casi di COVID-19
Le proposte dell'Aie si basano su un'analisi degli ultimi dati che si caratterizzano per la rapidità della diffusione della pandemia che, si legge nella lettera, "richiede l’adozione di contromisure urgenti, che possono interferire con interessi e libertà individuali".
"Nella prospettiva di dover gestire una lunga fase di convivenza con il virus - scrivono gli epidemiologi - è essenziale la collaborazione dei cittadini, che si ottiene rispettando il diritto irrinunciabile delle persone a essere adeguatamente informate delle scelte di chi governa, in particolare è necessario comunicare su quali elementi razionali e su quali dati sono state compiute".
"Per questo i principali indicatori che stanno alla base delle decisioni del Governo nazionale e di quelle regionali devono essere resi del tutto trasparenti e ancora più tempestivi", sottolinea Aie, che propone che "in aggiunta ai dati sintetici diffusi quotidianamente a livello nazionale dal Ministero della Salute, e a quelli diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, siano resi disponibili anche dati elaborati a livello regionale, secondo uno schema condiviso di indicatori che permettano di seguire le variazioni di incidenza di Covid-19 per gruppi di età, per aree geografiche dettagliate, per severità clinica".
"Per comprendere l’evoluzione della pandemia, l’incidenza di casi confermati per 100.000 abitanti rimane l’indicatore primario, ma è opportuno - spiegano - che il valore sia calcolato nel tempo per aree geografiche anche a livello di singolo comune e per aree ancora più dettagliate per i grandi centri urbani. La distribuzione dei nuovi casi per gruppi di età fornisce indicazioni sui contesti in cui si sta propagando maggiormente l’infezione e sulle scelte di azioni mirate. Inoltre, per ogni area esaminata, il numero di casi ricollegabili a focolai identificati e circoscrivibili è un indicatore di diffusione nella popolazione generale. Le attività di tracciamento dei contatti vanno salvaguardate, per quanto possibile, per evitare di distorcere in modo drammatico il quadro epidemiologico e la capacità di controllo della diffusione".
In merito ai test l'Aie sottolinea poi che "la disponibilità estesa di test antigenici rapidi offre l’occasione per ampliare grandemente ed in modo coordinato le capacità di identificazione delle persone infette. AIE propone criteri operativi per un uso appropriato del test molecolare e di quello antigenico, ma soprattutto propone che vi siano modalità condivise tra le diverse aree del Paese e che i risultati dei test siano raccolti ed analizzati".
E infine per quanto riguarda i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta secondo l'associzione di epidemiologia, essi "possono svolgere un ruolo fondamentale nel contenimento dell’epidemia per evitare il raggiungimento di livelli incontrollabili di diffusione e conseguente saturazione degli ospedali e dei letti di terapia intensiva. La richiesta di esecuzione del test molecolare o del test rapido può essere richiesta direttamente dagli MMG e PLS. AIE propone un documento a sostegno di scelte e criteri coerenti tra i medici sul territorio nazionale".
A sostegno di queste proposte l'Aie ha elaborato quattro documenti pubblici uno sugli "
Strumenti per decisioni politiche fondate sulle prove", un altro sul "
Set di indicatori da pubblicare periodicamente per Regione", un altro sul "
Test nasofaringeo “antigenico” rapido per il controllo della epidemia con considerazioni, possibili ambiti di applicazione e proposta operativa di gestione" e un un ultimo dedicato a "
Il ruolo del MMG e del PLS nel frenare la diffusione dell’epidemia da COVID-19".