“Unanime entusiasmo” da parte del presidente di Assofarm,
Venanzio Gizzi, e del vicepresidente
, Francesco Schito, per l’Ordinanza della Regione Lazio che permette alle farmacie territoriali di vendere e somministrare il vaccino antinfluenzale alla fascia di popolazione in età compresa tra i 18 e i 59 anni.
Si tratta, secondo Assofarm, di “uno dei più importanti atti istituzionali che concretizza il potenziale sanitario del nostro lavoro: un virtuoso incontro tra la professionalità del farmacista e la massima prossimità fisica della farmacia alla vita del cittadino”. Opinioni che Gizzi e Schito hanno voluto rappresentare al presidente della Regione,
Nicola Zingaretti, in una lettera in cui si ricorda anche come “in Francia come in Svezia, In Portogallo come in Svizzera, da anni i farmacisti inoculano autonomamente diversi vaccini. Le rilevazioni post- intervento hanno dimostrato che non sono aumentati i rischi per i cittadini, mentre è si è sensibilmente rafforzata l’immunità di gregge”.
Per Gizzi e Schito, quello del Lazio è un atto “politicamente coraggioso che pone il primo piano la salute del cittadino sugli interessi di specifiche categorie sanitarie”. E “in virtù dell’impegno che Assofarm e tutte le Farmacie Comunali italiane portano avanti da tempo”, il presidente e il vicepresidente di Assofarm fanno sapere a Zingaretti che “la rappresentanza laziale può di buon grado dichiararsi fin d’ora pronta a partecipare al Vostro progetto dispensativo, candidandosi a rientrare tra le 400 farmacie che erogheranno questo servizio, nella speranza che tale numero possa al più presto essere ampliato a tutti i presidi che abbiano le adeguate condizioni”. Per questo si chiede “un incontro durante il quale potremo valutare ulteriori contributi fattivi che le Farmacie Comunali laziali potranno dare allo sviluppo sanitario della Sua Regione”.