"Siamo soddisfatti di aver riscontrato un'apertura da parte del ministro sulle questioni che abbiamo sollevato. L'auspicio ora è che si passi celermente dalle parole ai fatti". A dirlo è il segretario nazionale del Nursind infermieri
Andrea Bottega che, insieme a una delegazione della direzione nazionale del sindacato, ha incontrato quest'oggi il titolare del dicastero della Salute
Roberto Speranza. Valorizzazione della professione e rinnovo del contratto sono solo alcune delle questioni dirimenti che il Nursind ha messo sul tavolo.
"Abbiamo spiegato al ministro che il 15 ottobre la nostra categoria scenderà in piazza proprio per manifestare il crescente disagio per la mancata valorizzazione del nostro lavoro. Una valorizzazione - ha insistito Bottega - che solo un contratto dignitoso può restituire agli infermieri".
Nursind inoltre ha fatto presente come gli infermieri siano "a fronte di un riconoscimento economico, pronti e preparati ad un ampliamento delle competenze. Un po' come è già, di fatto, avvenuto durante la gestione della pandemia, con la categoria impegnata in qualsiasi settore e reparto ospedaliero".
Ma l'attenzione del sindacato è stata rivolta pure al comparto della sanità privata: "Anche in questo ramo il contratto langue - ha spiegato Bottega -. Abbiamo chiesto un impegno del ministro che ci ha rassicurato, annunciando che venerdì prossimo parteciperà al Consiglio dell’Aiop per chiudere la pre-intesa già sottoscritta”. Il Nursind, infine, ha sollecitato Speranza a rivedere i vincoli normativi sulle assunzioni del personale e sul blocco dei fondi contrattuali: "Nel Patto per la Salute - ha concluso il segretario nazionale - è contemplata la possibilità per le Regioni di un'ulteriore spesa del 2 per cento proprio per i contratti. E' tempo di tradurre questo buon proposito in legge".