9 settembre - La segretaria del sindacato De Rango: “Denuncio una deriva vergognosa e dequalificante delle parti datoriali che, dopo gli attestati di stima mostrati, forse strumentalmente, nelle settimane dell'emergenza Covid, sono tornate sulle reali posizioni: ovvero di disinteresse per i lavoratori della sanità privata, relegati a professionisti di serie B”.
"Aris e Aiop ci impongono lo sciopero, dopo 15 anni di promesse sul rinnovo del contratto". Per questa ragione, osserva la dott.ssa Carmela De Rango, Segretario Nazionale della Cimop (Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata), si svolgerà una mobilitazione nazionale di 24 ore il prossimo 16 settembre in tutta Italia.
"Il comparto della sanità privata, ormai da tre lustri, attende una normalizzazione contrattuale più volte annunciata e mai attuata. - osserva - Denuncio una deriva vergognosa e dequalificante delle parti datoriali che, dopo gli attestati di stima mostrati, forse strumentalmente, nelle settimane dell'emergenza Covid, sono tornate sulle reali posizioni: ovvero di disinteresse per i lavoratori della sanità privata, relegati a professionisti di serie B. Le rivendicazioni sulla parità e sui diritti sono di fatto carta straccia, dal momento che i tentativi reiterati di normalizzazione dei medici della sanità privata rispetto ai colleghi del pubblico sono andati a vuoto proprio per il veto ideologico delle parti datoriali. Una discriminazione vergognosa e portata avanti senza alcun appiglio normativo, per questo ancora più grave e lesiva della nostra dignità, umana e professionale".
9 settembre 2020
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