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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Direttori sanitari. Arriva il Codice etico dell'Anmdo

immagine 3 maggio - Presentato al 38° Congresso nazionale dell’Ando (Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere) in corso a Torino, il Codice Etico vuole essere uno strumento per garantire trasparenza, responsabilità e valorizzazione della professione e del ruolo.
Correttezza delle azioni, trasparenza nelle procedure, responsabilità nei comportamenti, solidarietà tra gli iscritti, valorizzazione della professione e del ruolo, indipendenza nei rapporti con i terzi e nella produzione scientifica, tutela degli iscritti e legalità della condotta. Sono questi i principi che hanno ispirato il Codice Etico lanciato dall’Anmdo, l’Associazione nazionale dei medici delle direzioni ospedaliere.

Questo nuovo strumento, presentato ieri al 38° Congresso nazionale dell’Associazione in corso a Torino, nasce in “un momento storico ben preciso, come quello attuale, nel quale ai vari livelli del sistema socio-economico si sente un forte richiamo all’etica dei comportamenti e al senso etico delle azioni, sia come singoli, sia come parte di un’organizzazione”, ha spiegato il presidente dell’Anmdo, Gianfranco Finzi.  L’Anmdo ha quindi sentito la necessità di dotarsi di un Codice Etico “per ribadire l’importanza di valori quali correttezza, trasparenza, responsabilità, legalità, a cui l’Associazione che ho l’onore di presiedere si ispira da sempre”, ha aggiunto Finzi.

Il Codice Etico dell’Anmdo ha lo scopo di “regolamentare eticamente i rapporti tra gli iscritti e tra l’Associazione e i propri interlocutori. Rappresenta a tutti gli effetti uno strumento metagiuridico, che orienta, con i principi in esso espressi, i comportamenti dei singoli iscritti, certificando altresì l’adesione dell’Associazione e dei suoi iscritti all’insieme dei valori etici costituenti la finalità dell’Anmdo”. L’appartenenza all’Anmdo, infatti, implica l’osservanza dello Statuto dell’Associazione, nonché l’accettazione e la piena adesione al presente Codice Etico. A tale scopo ciascun iscritto all’Associazione s’impegna ad acquisire con diligenza la conoscenza del Codice e ad applicarlo.

“L’Anmdo – ha spiegato il presidente – è tra le più antiche associazioni mediche ed è ben consapevole di operare in un ambito delicato quale quello sanitario e di contribuire al bene primario della salute dei cittadini, al miglioramento del sistema sanitario e all’adozione di best practice in campo medico. Il Codice Etico Anmdo è l’elemento catalizzatore della condizione morale degli iscritti e testimonia lo sforzo di dare corpo alla dimensione etica nella professione”.

IL CODICE ETICO ANMDO

Art. 1 - Disposizioni generali: ambito di applicazione ed efficacia del Codice
Le disposizioni e i principi espressi nel seguente Codice Etico ANMDO si applicano a tutti gli iscritti all’Associazione, nonché ai soggetti terzi con cui l’Associazione entra in rapporti. Ciascun iscritto all’ANMDO s’impegna a tenere una condotta ispirata ai seguenti principi generali: competenza professionale, lealtà, integrità, onestà.

Art. 2 - Legalità, Correttezza e Trasparenza
Gli iscritti ANMDO s’impegnano a promuovere i principi di legalità, correttezza e trasparenza nell’esercizio della loro professione e nell’operato dell’Associazione medesima e a garantire il perseguimento degli scopi/obiettivi promossi nel rispetto della legge e dei codici deontologici a cui l’Associazione aderisce, rifiutando altresì qualsivoglia condizionamento o interesse esterno. L’ANMDO persegue la propria missione assicurando la piena trasparenza delle scelte effettuate; pertanto adotta modelli di gestione/organizzazione per garantire correttezza delle sue azioni.

Art. 3 - Responsabilità e Solidarietà degli iscritti
Gli iscritti ANMDO sono eticamente responsabili del loro agire verso loro stessi e verso l’Associazione. I rapporti tra gli iscritti sono improntati alla fiducia, alla collaborazione e alla solidarietà.

Art. 4 - Valorizzazione della professione e del ruolo.
L’ANMDO riconosce la dignità professionale e il ruolo centrale della direzione sanitaria ospedaliera all’interno del Servizio Sanitario Nazine (SSN), promuovendo il profilo professionale del direttore sanitario e del dirigente medico di presidio, attraverso la costruzione e la valorizzazione di una comunità di professionisti che condividono una stessa visione di tipo deontologico, scientifico e professionale in un settore dell’attività sanitaria di fondamentale importanza per il SSN e per la salute della comunità.
L’ANMDO, coerentemente con il proprio Statuto, intende rafforzare il ruolo sindacale considerato come tutela della professionalità e dei legittimi interessi della categoria.

Art. 5 - Indipendenza negli studi e nelle ricerche scientifiche promosse
L’ANMDO nell’ambito delle sue funzioni di informazione-formazione, s’impegna a promuovere lo sviluppo della ricerca in tutti gli aspetti afferenti alla professione e s’impegna altresì a salvaguardare l’indipendenza dei propri studi e ricerche, svolgendo le attività di approfondimento-aggiornamento nelle materie di propria competenza - igiene, organizzazione ospedaliera, governo clinico, appropriatezza, rischio clinico, edilizia sanitaria - con la massima diligenza e rigore per un’informazione accurata, corretta, oggettiva e disinteressata.

Art. 6 - Indipendenza nei rapporti con gli stakeholder
L’ANMDO intende istituire e/o rafforzare rapporti fiduciari con gli stakeholder di riferimento, ovvero Istituzioni, Federazioni e Società medico-scientifiche, Associazioni, nel pieno rispetto dei valori di lealtà e trasparenza, per lo sviluppo di collaborazioni costruttive e partnership in ambito sanitario. I rapporti con gli stakeholder devono essere improntati alla massima trasparenza, correttezza e onestà.

Art. 7 - Indipendenza nei rapporti con gli organi d’informazione.
L’ANMDO intende accrescere anche verso l’esterno la propria visibilità in merito alle iniziative, attività e studi promossi dall’Associazione medesima. I rapporti con la stampa sono tenuti nella persona del suo Presidente o persone da lui espressamente delegate, e sono improntati al rispetto del diritto all’informazione. Ogni attività di comunicazione/informazione rispetta le leggi, le regole di condotta professionale e si basa su principi di chiarezza, completezza, trasparenza e tempestività.
 
3 maggio 2012
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