“Non è accettabile la politica delle disuguaglianze in tema di formazione Ecm per le professioni sanitarie come emerso nella conversione del decreto legge sulla scuola. Volutamente dimenticati da un governo distratto i dirigenti delle professioni sanitarie, biologi, chimici, fisici, psicologi e tutti gli altri 21 profili delle professioni sanitarie”. Così
Giuseppe Carbone, Segretario Generale della FIALS, commenta incredulo le decisioni del Governo che riconosce l’esonero solo per medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti di 50 crediti ECM per l’anno 2020, escludendo gli altri operatori sanitari.
“Abbiamo – sottolinea - chiesto al Presidente del consiglio Giuseppe Conte e al Ministro della Salute Roberto Speranza l‘estensione con la legge di conversione del DL 34 (decreto Rilancio) dell’esenzione crediti Ecm per tutte le professioni sanitarie costituenti il nostro SSN per dar voce ai diritti di tutti i professionisti che hanno sacrificato la propria salute per salvare quella di tutti i cittadini, senza distinzioni”.
“La FIALS auspica quindi – conclude Carbone – che si ponga rimedio al torto inflitto e che per il futuro ci si riferisca alle professioni sanitarie e sociosanitarie facendo riferimento alla legge 3/2018, oltre ai Dirigenti medici e sanitari e non attraverso libere interpretazioni personali che non valorizza l’impegno e le competenze degli operatori sanitari”.