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QS Edizioni - martedì 26 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Fase 2. Psicologi: “Il Dl Rilancio ignora le conseguenze della pandemia sulla salute psicologica”

immagine 19 maggio - Il Cnop chiede quindi al Governo e al Parlamento l’inserimento di misure concrete a protezione della Salute Psicologica. E propone il potenziamento e la valorizzazione delle Unità di Psicologia che si interfacciano con i bisogni assistenziali e il territorio, attraverso figure come lo psicologo di cure primarie, di continuità assistenziale “per assicurare interventi di prossimità e di comunità”
“L’ultimo decreto del Governo interviene sugli aspetti economici della crisi, ma sembra ignorare completamente l’allarme sulle conseguenze della pandemia per la salute psicologica delle cittadine e dei cittadini: non c’è vera ripresa senza salute psicologica”.

Questo il messaggio che arriva dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi insieme a tutti gli Ordini regionali che chiede un intervento delle istituzioni per colmare il vuoto, e suggerisce un  coordinamento più efficace tra Ospedali e Territorio potenziando e valorizzando le Unità di Psicologia  attraverso le varie figure come lo psicologo di cure primarie, di continuità assistenziale, per assicurare interventi di prossimità e di comunità”.
“L’Oms ha riconosciuto l’importanza fondamentale del ruolo della psicologia e dello psicologo nella tutela della salute come “stato di benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia – sottolinea una nota dell’Cnop – anche il recentissimo documento della Nazioni Unite parla chiaro: non possiamo aspettare oltre”.

L’emergenza sanitaria e l’evidente bisogno psicologico della popolazione hanno inoltre costretto a una attivazione di solidarietà della professione: “Migliaia di professionisti hanno prestato la loro opera gratuitamente in centinaia di iniziative locali e nazionali – ricorda ancora il Cnop – lo stesso Ministero della Salute ha attivato un numero verde di sostegno psicologico grazie al lavoro solidale di 2mila psicologi. Su 10 psicologi mobilitati per la pandemia 7 lo hanno fatto in modo del tutto solidale (sondaggio Cnop sugli Iscritti). Ma la solidarietà non basta. E oltretutto non si può chiedere a dei professionisti di lavorare gratuitamente per mesi. I bisogni psicologici dei cittadini necessitano di considerazione e rispetto; i professionisti devono essere sostenuti e riconosciuti. La comunità professionale e scientifica della Psicologia italiana chiede al Governo e al Parlamento l’inserimento di misure concrete a protezione della Salute Psicologica”.
 
In questa direzione, suggerisce il Cnop è quindi fondamentale l’assunzione di psicologi e la previsione di investimenti specifici. “Negli ultimi tre anni sono andati in pensione il 25% degli psicologi del Ssn senza che siano stati sostituiti – prosegue la nota – la psicoterapia è quasi scomparsa dal servizio pubblico, e il disagio ottiene solo psicofarmaci come risposta. In questa fase storica senza precedenti si è mostrata l’esigenza di un coordinamento più efficace tra Ospedali e Territorio: è necessario allora recuperarlo attraverso la previsione, il potenziamento e la valorizzazione delle Unità di Psicologia che si interfacciano con i bisogni assistenziali e il territorio attraverso le varie figure come lo psicologo di cure primarie, di continuità assistenziale, per assicurare interventi di prossimità e di comunità”.
 
E ancora, accanto a queste risposte strutturali “è importante pensare ad un ‘bonus’ per le fasce più a rischio e basso reddito per l'accesso rapido ad interventi nel privato per consentire risposte immediate. Senza questi provvedimenti urgenti non ci sarà risposta neanche per le necessità più urgenti e le situazioni più vulnerabili, come i sopravvissuti al Covid, i parenti dei deceduti, gli operatori sanitari – conclude il Cnop – ma anche i minori in situazioni di disagio, le donne vittime di violenza, le persone con disabilità, a rischio di per disturbi psichici e suicidio. Non c’è salute senza salute psicologica, si curano persone oltre che corpi”.
19 maggio 2020
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