“L’obiettivo è di sviluppare progetti di formazione ECM sulle principali patologie croniche e sui relativi fattori di rischio. Il rispetto delle leggi costituisce per noi un criterio assoluto”, è quanto sottolinea
Claudio Cricelli Presidente SIMG rispondendo alle polemiche suscitate dall’annuncio di un accordo tra la stessa Simg insieme a Fimmg e Sanofi sulla formazione dei medici di famiglia.
“Quello che è stato definito come un accordo, in realtà è solo una lettera di intenti senza valore vincolante e contrattuale che ha come obiettivo di sviluppare progetti di formazione ECM sulle principali patologie croniche e sui relativi fattori di rischio – sottolinea Cricelli. – Questo è il metodo rigoroso con cui i titolari della Formazione Continua in Medicina devono operare, elaborando e sottoponendo a terzi le loro proposte ed i loro progetti di formazione. In questo contesto normativo, SIMG, nella sua veste e nel suo ruolo di Società Scientifica accreditata ex legge 24/2018 e di Provider ECM accreditato, ha sviluppato, anche in collaborazione con Fimmg, ipotesi e progetti di formazione basati sulle esigenze della formazione continua dei Medici di Medicina Generale”.
All’interno della normativa di riferimento, obbligatoria sia per i Provider ECM, sia per gli sponsor ECM (quali Sanofi, le Aziende del farmaco e dei dispositivi), qualunque iniziativa o evento deve rispondere obbligatoriamente ai criteri di assenza del conflitto di interessi.
“Il rispetto delle leggi costituisce per noi un criterio assoluto – aggiunge Cricelli. – Il principio etico primario si manifesta attraverso le leggi dello Stato e deve essere per tutti il riferimento obbligato di qualunque comportamento etico associativo e individuale. Noi crediamo e realizziamo solo una formazione di qualità per una Professione che sia altrettanto di qualità, rivolgendoci soprattutto alle nuove generazioni di medici, vera a colonna portante della medicina territoriale e del SSN nei prossimi decenni”.