L’Enpam ha approvato oggi il bilancio consuntivo del 2019 chiudendo con con un utile di 1,739 miliardi di euro. Il risultato dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri è in rialzo di quasi 620 milioni rispetto alle stime del preconsuntivo approvato a novembre: si tratta, da sempre, del miglior risultato mai conseguito nella gestione del patrimonio Enpam. Tra l’altro, superiore di circa 890 milioni di euro, a quello che era il bilancio di previsione sempre per il 2019.
Gestione Finanziaria
"Questo straordinario risultato - si spiega in una nota - si deve innanzitutto a un’efficace gestione finanziaria che presenta un risultato netto positivo di circa 700 milioni su circa 16 miliardi e mezzo di patrimonio finanziario investito. Questo significa un rendimento pari circa al 4,5%, cioè più del doppio del 2% previsto come parametro di riferimento nel bilancio tecnico attuariale. A valori di mercato il rendimento è stato del 9,32%. Anche in questo caso siamo di fronte a un risultato tra i migliori di sempre che si spiega, oltre che con le accorte scelte di impiego, anche con il positivo andamento dei mercati registrato per tutto il 2019".
Bilancio record
“È il bilancio migliore di sempre. Con questi numeri l’Enpam può pensare di affrontare lo scenario post bellico del dopo il coronavirus con minori preoccupazioni di altri – commenta il presidente
Alberto Oliveti –. Grazie a questi risultati economici abbiamo potuto approvare aiuti aggiuntivi per i medici e gli odontoiatri, come l’assegno di mille euro al mese per i liberi professionisti. Ora possiamo pensare a misure integrative per i giovani che si sono appena affacciati alla professione, per i pensionati che continuano a lavorare e per i più fragili, come vedove e orfani, che sono rimasti tagliati fuori dai susssidi statali perché percepiscono pensioni di reversibilità, anche se minime”.
Patrimonio
Le performance sopra descritte hanno fatto salire il patrimonio netto dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri a 22,76 miliardi di euro, con un incremento annuale dell’8,4 per cento rispetto al 2018. Il tutto a fronte di un patrimonio da reddito rappresentato per circa 5,5 miliardi da attività immobiliari e da 16,7 miliardi da attività finanziarie. La riserva legale invece, cioè il rapporto tra patrimonio e pensioni in pagamento nell’anno, è stata pari a 12,4, più del doppio delle 5 annualità richieste per legge.
Gestione previdenziale
Nel 2019 la Fondazione ha registrato entrate contributive per circa 3 miliardi di euro, erogando nello stesso periodo prestazioni previdenziali e assistenziali per circa 2 miliardi. Il saldo è dunque pari a poco più di un miliardi di euro, un risultato dovuto al maggior gettito contributivo per il graduale innalzamento di un punto percentuale annuo delle aliquote contributive di tutte le gestioni.
Iscritti
Gli iscritti attivi sono 371.465, dei quali 200.494 maschi e 170.971femmine, con un aumento di 5.381 unità. I pensionati sono 124.417 con un incremento del 15% in un anno. I nuovi iscritti alla quota A sono 12.726 dei quali 2.393 studenti del V e VI anno.