"Chiediamo ai decisori politici e agli organi regolatori di velocizzare la immissione in prontuario farmaceutico dei farmaci long acting, con la possibilità di somministrazione del farmaco per lunghi periodi a tutela dei pazienti e della collettività, evitando il possibile incremento di fenomeni di diversione e misuso”. Lo afferma il presidente di FederSerd
Guido Faillace.
“Il personale che lavora nei SerD – precisa - ha in carico un gran numero di pazienti, oggi di gran lunga troppo numeroso rispetto alle risorse disponibili, caratterizzata da una elevata afferenza, da una frequenza anche giornaliera, dalla presenza di pazienti immunocompromessi in carico e di pazienti che – per stile di vita – debbono essere considerati ad alto rischio di “contatto e di diffusione per SARS-CoV-2”. Oltre 100.000 persone in cura assumono farmaci a base di oppiacei specifici per le terapie”.
“Permetteteci – continua - di continuare ora a curare in sicurezza tutti i pazienti che già vengono seguiti, ma anche ad accogliere prontamente quelle migliaia e migliaia di tossicodipendenti che oggi vivono, senza cure, in condizioni di degrado nelle nostre periferie”.
“L’impatto economico – conclude - è minimo, avere a disposizione i farmaci long-acting il prima possibile è essenziale visti i tempi molto lunghi della fine di questa emergenza sanitaria, che durerà almeno fino alla somministrazione di massa di un vaccino efficace”.