“Sessantasei medici che hanno perso la vita, 8956 operatori sanitari contagiati: è questo, ad ora, il tragico bilancio, per la professione, dell’epidemia di Covid-19 in Italia. Cresce intanto, nella popolazione, la gratitudine verso i professionisti della salute, che stanno mettendo in gioco le loro stesse vite per salvare quelle degli altri, nell’impari lotta a mani nude contro il virus”. È quanto sottolinea in una nota la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) che denuncia nuovamente come però “c’è chi cerca di lucrare anche su questa terribile situazione, che coinvolge tutti gli italiani: proprio nei giorni in cui aumentavano vertiginosamente i contagi e le morti, sono apparse per la prima volta alcune pubblicità a nome di società che offrono “consulenze gratuite” per valutare se “ci sono i presupposti per avviare una causa legale” per infezioni ospedaliere. Da #coronavirus, suggerisce un hashtag in calce al post.”
Dopo l’appello a vigilare, rivolto dalla stessa Fnomceo al Consiglio Nazionale Forense, è la stessa Fnomceo a segnalare che "molte sono state le prese di posizione da parte dei Consigli degli Ordini degli Avvocati, delle Unioni Regionali, e anche di singoli professionisti, che hanno preso le distanze e censurato l’operato di loro iscritti e colleghi che mettano in atto questi comportamenti".
Le delibere emesse vengono via via raccolte sul portale Fnomceo, a questo link:
https://portale.fnomceo.it/comunicati-ordini-forensi-contro-le-pratiche-scorrette-di-accaparramento/.
“Apprezziamo fortemente il ruolo esercitato in questo difficile contesto dagli Ordini forensi, che sono i tutori del Diritto alla giusta difesa, così come gli Ordini dei Medici sono i custodi del Diritto alla Salute, e così come entrambi, insieme, siamo garanti del Diritto all’uguaglianza – commenta il Presidente della Fnomceo
Filippo Anelli -. Gli Avvocati, riconoscendo la straordinarietà del momento e la potenzialità, da parte di questi messaggi, di turbare gli animi dei cittadini e la serenità lavorativa dei professionisti sanitari, e di gettare discredito sull’intera categoria degli avvocati, censurano e stigmatizzano questi comportamenti, volti a lucrare sul dolore altrui”.
“Prendiamo atto della solidarietà tra Professioni: siamo tutti dalla stessa parte, medici, avvocati, cittadini, nella lotta contro Covid-19 – aggiunge -. Auspichiamo degli interventi di carattere disciplinare che tutelino quei principi deontologici che, in quanto professionisti, condividiamo”.
“Scriveremo anche noi all’Antitrust come fatto già dall
’Enpam per comprendere quali determinazioni intenda assumere a seguito di questo esposto e di quelli, analoghi, annunciati dall’Unione Lombarda degli Ordini forensi e da altri Consigli degli Ordini degli Avvocati – commenta Anelli -. Pubblicità di tal fatta, lungi dal garantire il giusto diritto dei cittadini a un equo risarcimento in caso di danni reali, instillano, facendo leva sulla paura del virus e della malattia, il sospetto ingiustificato nei confronti dei medici e dell’intero Servizio Sanitario Nazionale, turbando la fiducia dei cittadini e la serenità nell’affidarsi al sistema di cure, l’unico in grado di salvar loro la vita. Ledono quindi il diritto stesso alla salute, e quello alla giusta difesa”.