“Il personale che lavora nei SerD ha in carico un gran numero di pazienti, oggi di gran lunga troppo numeroso rispetto alle risorse disponibili, caratterizzata da una elevata afferenza, da una frequenza anche giornaliera, dalla presenza di pazienti immunocompromessi in carico e di pazienti che – per stile di vita – debbono essere considerati ad alto rischio di “contatto e di diffusione per SARS-CoV-2”.
È quanto scrive in una nota FederSerD che chiede “ai decisori politici, ad ogni livello, agli organi tecnici regionali, e ai direttori generali delle ASL, che nei decreti ministeriali e parlamentari, nelle disposizioni regionali e nelle delibere aziendali si provveda immediatamente a fornire maggiori risorse ai SerD in termini di personale in primis, e di presidi sanitari, per continuare a curare tutti i pazienti che già vengono seguiti, ma anche ad accogliere prontamente quelle centinaia di migliaia di tossicodipendenti che oggi vivono, senza cure, in condizioni di grave degrado nelle nostre periferie”.
Da qui la richiesta di FeDerSerD “al Governo e a tutti i parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, che si accingono ad esprimere il loro voto sul Decreto Cura Italia di tenere in debita considerazione queste valutazioni e le indicazioni conseguenti, e di incrementare quindi, immediatamente, con i meccanismi consentiti da questa terribile emergenza, il numero di operatori che operano nei SerD italiani per il più efficace contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19”.